Federica Torassa

Da Nord a Sud, da Udine (nella foto)  a Messina: sei città da visitare mentre si segue in trasferta la propria squadra del cuore.

“Prendo la sciarpa e vengo da te”: una dichiarazione d’ amore?  In un certo senso, sì. Ma non sempre l’ oggetto del desiderio è la persona che ci fa battere il cuore, anzi, questa volta parliamo di una passione che ogni domenica vede migliaia di italiani cantare a squarciagola sugli spalti degli stadi del nostro Paese, in attesa trepidante che una palla entri nella rete avversaria. Striscioni e bandiere  vestono di  tanti colori tutte le gradinate d’ Italia, facendo del calcio uno sport che crea moltissimi  momenti di condivisione.

Da nord a sud, in macchina, pullman o treno, c’è  chi macina chilometri e chilometri, pur di vivere intensamente quei 90 minuti: e poco interessa la serie di appartenenza della propria squadra, perché il vero tifoso gioisce delle vittorie e sostiene i colori del cuore anche nelle sconfitte. E visto che per seguire la propria “ amata”, molti italiani si spostano su e giù per il Paese, perché non unire la passione per il calcio alla bellezza del viaggio?  Ecco dieci città assolutamente da visitare.

 

UDINE

La vostra squadra gioca in trasferta contro l’ Udinese? Approfittate di questa occasione, per conoscere più da vicino il capoluogo del Friuli e le  sue  piazze dal  sapore veneziano, culla di molti capolavori del Tiepolo. Basta visitare Piazza della Libertà che, con la  Loggia del Lionello, la Torre dell’ Orologio ed il Castello, ci mostra tutto il suo fascino architettonico. Da non perdere le vie del centro storico di Udine, tra  negozi, antiche botteghe di artigianato e vecchie osterie, dove poter  gustare tutto il sapore della tradizione: dalla polenta, al frico, dalla brovada al musetto, al celebre prosciutto crudo di San Daniele, agli strucchi e alla gubana. Ricordate di accostare a queste deliziose ricette, anche gli ottimi vini di produzione locale, come i bianchi Friulano, Pinot e Picolit e i rossi come Il Merlot, il Cabernet e il Refosco. Avete scaldato la voce? Allora è il momento giusto per andare a sostenere la vostra squadra allo Stadio Friuli che, con la sua recente ristrutturazione, vi garantirà 90 minuti di vero spettacolo.
GENOVA

Teatro del derby più bello d’ Italia,  Genova è una città da vivere a 360 gradi, tra l’ incanto del suo mare e i monti che la abbracciano, quasi a proteggerla. Se la vostra squadra gioca in trasferta con il Genoa o la Sampdoria, non rinunciate ad una piacevole passeggiata sul lungomare di Corso Italia fino ad arrivare a Boccadasse, antico borgo di pescatori, che pur essendo immerso in un contesto cittadino, mantiene ancora la sua dimensione di affascinante luogo senza tempo. E se amate la buona cucina, non resterete delusi assaggiando un buon piatto di trenette al pesto o di pansotti al sugo di noci, specialità ideali da assaporare in una delle tante trattorie che inebriano con i loro profumi il centro storico della Superba, tra vicoli e botteghe;o se preferite, una bella striscia di focaccia, ricetta semplice ma dal sapore unico, da mangiare calda appena uscita dal forno. Dalla Via del Campo cantata dal grande Fabrizio de André, fino ad arrivare a Piazza De Ferrari,  lasciatevi stupire dalla bellezza dei “ caruggi”,  simbolo per eccellenza di una città sempre viva.

E dopo? Tutti al Tempio, lo stadio Stadio Luigi Ferraris, tra i colori delle sue gradinate.

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Siete pronti per andare in trasferta a San Benedetto del Tronto? Ad accogliervi ci sarà  la strepitosa  Riviera delle Palme, un tratto di costa sul Mar Adriatico, che prende il  nome dalle circa 8mila palme delle specie più diverse,  che fanno del  lungomare della città un’ incantevole oasi verde dove potersi rilassare facendo delle passeggiate, a piedi o in bicicletta. Da non perdere, il museo d’ Arte sul Mare, un museo permanente all’ aperto che, con le sue ben 163 opere d’ arte, fa da cornice a  tutto il Molo Sud di San Benedetto del Tronto.

E tra il primo e il secondo tempo della vostra visita, fate  una piacevole pausa per assaggiare i prodotti tipici di questa località: dal brodetto sambenedettese, alla frittura di paranza, ai bomboletti. Forza e coraggio,  calcio d’ inizio sta per essere battuto: tutti allo stadio Riviera delle Palme!

 

LECCE

E adesso ci spostiamo in Salento, per parlarvi di Lecce, una città unica per il suo stile  elegante ed aristocratico: non a caso è stata definita la Signora del Barocco. Il suo centro storico rappresenta la massima espressione architettonica, fatta di raffinati palazzi settecenteschi che si affacciano sulle varie stradine. Ritagliatevi un po’ di tempo per visitare la.piazza Del Duomo di SS .Assunta, il Castello di Carlo V e Piazza Sant’ Oronzo, dedicata al patrono. A proposito di calcio, questo nome non ricorda qualcosa a voi tifosi?  Prima di andare allo Stadio “ Via del Mare” concludete  in bellezza la vostra trasferta leccese, assaggiando le eccellenze enogastronomiche locali, come il rustico, la puccia e il pasticciotto, magari accompagnati da un buon bicchiere di Salice Salentino.

 

MODENA

Ed eccoci in Emilia Romagna, esattamente a Modena, non solo la città che ha dato i natali a personaggi come Vasco Rossi, Pavarotti e Zucchero, ma anche culla di molte  bellezze storiche ed architettoniche come la piazza del Duomo e la Torre Ghirlandina.  Non perdetevi  Piazza Grande, la Galleria Estense e il Palazzo Ducale e il Museo Casa Enzo Ferrari, il simbolo modenese per eccellenza in Italia e all’ estero. E  gli amanti della buona cucina qui troveranno un vero e proprio carosello di sapori di casa nostra:  gnocco fritto, tigelle, parmigiano, ciccioli, prosciutto  e l’ immancabile Lambrusco.  Tutti  pronti? Lo stadio Alberto Braglia vi sta aspettando!

 

MESSINA

Da un capo all’altro della Sicilia, ecco l’arena calcistica che si affaccia sullo Stretto, il San Filippo di Messina, dove dai suoi gradoni più alti, si scorge pure il mare. Prima di raggiungere lo stadio, vi consigliamo un bel giro nel centro storico, magari attendendo in piazza Duomo che scocchi mezzogiorno, per assistere al meraviglioso spettacolo di statue in movimento e musiche del campanile e dell’orologio meccanico. A  poche centinaia di metri, potrete visitare l’antica Chiesa dei Catalani, una delle poche sopravvissute al terremoto del 1908.  Come tutta la Sicilia, anche Messina non deluderà i suoi visitatori, che potranno godersi una festa di sapori contrastanti, dalla pasta ‘ncaciata al pesce stocco alla ghiotta, alle braciole messinesi, senza trascurare le rosticcerie dove chiedere la focaccia, i pidoni o gli arancini. Ma non si può andar via senza aver degustato le granite con la brioscia, il bianco e nero, o la pignolata, per addolcire il palato prima di andare a incitare a squarciagola i propri colori del cuore.

Federica Torassa



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