Qualche giornale nei giorni scorsi, parlando di migranti nelle canoniche, aveva tirato in ballo anche la parrocchia di Sant’Antonio Abate a Diano Marina e quando noi abbiamo scritto dell’arrivo dei migranti a Serreta e Gorleri, diversi abitanti – visibilmente preoccupati per quanto avevano letto su altri giornali – ci hanno chiesto: “E a Diano Marina città? Non si era parlato anche della canonica della parrocchia di Sant’Antonio Abate?”
A dire il vero noi non ne avevamo mai fatto cenno, perché le notizie in nostro possesso non indicavano nessun coinvolgimento della parrocchia retta da Don Gianfranco, ma siccome i dianesi che avevano letto altrove e non hanno più saputo nulla, si sono rivolti a noi, abbiamo deciso di contattare personalmente il parroco e dissipare ogni dubbio in merito.
“Sui migranti nella mia parrocchia – ci ha detto Don Gianfranco – non so assolutamente nulla e comunque qui posto per loro non ce n’è. In canonica ho soltanto una stanza in più che utilizzo per i miei parenti quando vengono a trovarmi e l’immobile Don Piana è utilizzato dalla parrocchia per fare catechismo, per cui non c’è posto. Vorrei ricordare comunque che il Vescovo è stato chiaro sulla vicenda: c’è un preciso comunicato stampa.”
Un comunicato generale che riprende le linee di condotta che si è data la Diocesi di Albenga-Imperia nel 2015 e pubblicato nei giorni scorsi sul sito della Diocesi che nulla aggiunge e nulla toglie alla situazione pregressa. Un comunicato che non cita la parrocchia di Sant’Antonio Abate che, come ampiamente ribadito dal parroco, non ha posto per i migranti.