Un nordafricano accoltellato al mento e un altro marocchino arrestato per lesioni aggravate è l’esito dell’ennesima lite violenta in zona giardini pubblici sedata dalle gazzelle del Nucleo Radiomobile di Alessandria. Infatti, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale Ahmed Housni, cittadino marocchino di 32 anni, clandestino, senza fissa dimora, pluripregiudicato, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Una gazzella del Radiomobile, intorno alle 21.30 del 23 aprile, transitava in corso Crimea nei pressi di un bar e, in quel frangente, i militari notavano due nordafricani che urlavano e, in particolare, uno di loro, un marocchino di 28 anni, presentava una profonda ferita al volto mentre l’altro uomo, proprio Ahmed Housni, completamente ubriaco, aveva in mano due bottiglie rotte e inseguiva il rivale. I militari scendevano velocemente dal mezzo per bloccare l’aggressore, il quale alla vista dei Carabinieri lasciava cadere le due bottiglie per terra, ma aggrediva i militari con spintoni e calci nel tentativo di divincolarsi dalla loro presa.
Veniva quindi immobilizzato e ammanettato per impedire che potesse nuovamente armarsi e creare pericolo per chiunque.
Nonostante questo, continuava a inveire contro i militari, colpendo con calci e testate gli interni dell’abitacolo dell’auto di servizio mentre veniva accompagnato in caserma, dove veniva trattenuto nelle camere di sicurezza. La vittima 28enne denunciava quindi che mentre si trovava all’esterno del bar intento a fumare una sigaretta veniva avvicinato dal 32enne che gli chiedeva l’ennesima sigaretta e, al rifiuto, si innervosiva e lo insultava. Poi, all’improvviso, da un bidone della spazzatura prendeva due bottiglie e ne rompeva il fondo per renderle taglienti, colpendo l’avversario sotto il mento. Poco dopo passavano fortunatamente i Carabinieri che bloccavano l’azione del 32enne prima che la situazione potesse degenerare.
I militari bloccavano a fatica l’aggressore e facevano accompagnare la vittima al pronto soccorso dove veniva curato e dimesso con sette giorni di cure per una ferita lacero contusa sotto il mento, mentre il 32enne veniva accompagnato in caserma e, visti i suoi precedenti penali tutti per reati contro la persona e per fatti di violenza, vista la gravità del fatto che poteva sfociare in ben altre conseguenze per l’uso delle bottiglie rotte come armi improprie e per la parte del corpo colpita e vista la pericolosità del soggetto perché pregiudicato e spesso coinvolto in risse, veniva arrestato per lesioni personali aggravate anche dal suo stato di ubriachezza e per resistenza a pubblico ufficiale.
Da ricordare che solo pochi giorni fa, ovvero nel tardo pomeriggio del 19 aprile, due gazzelle del Radiomobile erano intervenute con urgenza in via Gramsci, nei pressi della mensa dei frati Cappuccini, dove due ospiti nordafricani si stavano picchiando violentemente. In quella circostanza trovavano in via Gramsci un marocchino 35enne per terra sanguinante con una profonda ferita al capo, mentre l’aggressore veniva bloccato all’interno della mensa. L’aggressore, che anche in quella occasione era proprio Ahmed Housni, veniva bloccato e arrestato per lesioni personali aggravate.
Quel giorno il 32enne aveva prima rubato a un connazionale del formaggio all’interno della mensa, colpendolo poi con dei pugni al viso. L’aggressione continuava all’esterno della mensa, quando prendeva da un cassonetto della spazzatura due bottiglie di vetro, lanciandone una verso il 35enne e rompendo la seconda bottiglia, avventandosi con violenza sull’avversario che colpiva alla testa provocandogli una profonda ferita, curata anche in quel caso con sette giorni di prognosi. Il suo arresto veniva convalidato il 21 aprile, con il rinvio dell’udienza e la sua immediata liberazione. Libertà durata neanche due giorni, ovvero fino a ieri sera quando, di nuovo completamente ubriaco, si armava ancora di bottiglie rotte e aggrediva per futili motivi un altro connazionale. Accompagnato all’udienza direttissima svoltasi nel pomeriggio del 24 aprile, l’arresto veniva convalidato e questa volta il Giudice decideva di applicare la custodia cautelare in carcere come unica misura in grado di fermare il suo comportamento violento e pericoloso, messo in atto ogni volta che abusa di alcolici. Nella serata del 24 aprile veniva quindi accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta.