I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per truffa aggravata un cittadino italiano di 29 anni, pluripregiudicato anche per fatti analoghi. L’uomo, residente nel siracusano, è stato individuato quale l’autore del tentativo della nota “truffa dello specchietto” commessa in danno di un automobilista del posto. La tecnica è semplice perché il malvivente individua il “bersaglio”, solitamente un automobilista in fase di incrocio o di sorpasso, finge un danno allo specchietto retrovisore della sua auto e chiede il risarcimento di un presunto danno subito. Infatti, il malvivente mostra all’altro conducente lo specchietto rotto della propria autovettura e sostiene che si è danneggiato nel presunto impatto. Un fatto analogo è capitato a Valenza mattina dell’11 marzo quando a una 73enne è stato chiesto di risarcire un danno, in realtà da lei mai provocato, pari a 70 euro perché il truffatore la accusava di avergli rotto lo specchietto. Il truffatore, in compagnia di una donna e un bambino, accusava la donna del danneggiamento dello specchietto che mostrava rotto, insistendo per essere ripagato immediatamente del danno senza ricorrere all’assicurazione.
L’anziana per risolvere la questione dava all’uomo 70 euro e poi tornava alla sua macchina per vedere i danni che aveva, scoprendo che sulla sua portiera aveva del grasso da meccanico che sembrava da lontano un’abrasione da sfregamento, ma in realtà non vi era alcun danno. Partendo dalle denuncia e visto che in passato erano accaduti fatti simili e il truffatore descritto dalle due vittime corrispondeva a un uomo già in precedenza identificato, veniva preparato un fascicolo fotografico da mostrare alla vittima la quale, nel corso di una individuazione fotografica, riconosceva proprio il 29enne che veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata.