L’allarme è stato dato, ma molti genitori non ci credono o snobbano il fenomeno, purtroppo.ù
Ci riferiamo Al sempre più diffuso mal dio schna che acusano i giorvani di oggi, soprattutto quelli di età compresa fra i 13 e i 17 anni.
A spiegare i pericoli che corrono, presso la sala del consiglio comunale dio Diano Marina c’è stato Alessandro Sciandini, chinesiologo, cioè un insegnante di educazione fisica specializzato in riabilitazione e ginnastica posturale e compensativa, laureato anche in Scienze dell’educazione e responsabile dello dallo Studio Chinesiologico Dinamica di Diano Marina con sede in via Capocaccia 27.
La partecipazione dei geitori purtroppo non è stata il massimo anche se mediamente buona per quelli che sono gli standard dei precedenti incontri che solitamente non attirano le grandi folle perché normalmente la gente percepisce il concetto di prevenzione come un concetto molto astratto…”se non ho il problema non m’importa prevenire, ci penseremo al momento!” perché questo è il comune pensiero.
Ed è un male perché probabilmente non ci si rende bene conto della gravità della situazione attuale o, cosa ancora più grave, ci si sta allineando su una modalità d’interpretazione del mal di schiena come male a cui ormai ci si deve rassegnare.
“Al rigaurdo – dice Sciandini – sono drammatici i dati emersi da un questionario che ho somministrato 2 anni fa ai ragazzi di elementari e medie con la domanda: “Pensate di dover soffrire di mal di schiena nella vostra vita?” Il 50% ha risposto “SI”…come naturale conseguenza della netta percezione che il mal di schiena colpisce tutti, quindi verrà anche a loro…
Questo atteggiamento mentale si sta radicando perché ormai tutti hanno mal di schiena e pochi hanno realmente consapevolezza di una verità che io cerco di trasmettere, ma non sempre sono ascoltatom e cioè che il mal di schiena si puo’ assolutamente evitare perche’ non dipende da cause genetiche (se non in minimissima parte), ma dallo stile di vita che contribuisce ormai in modo rilevante al mantenimento di posture scorrette che determinano squilibri muscolari e anche articolari in grado di causare sempre piu’ precocemente l’insorgere del dolore.”
“E’ una dura lotta – aggiunge Sciaandini – ma io non mi rassegno e spero che anche le istituzioni educative e scolastiche riescano finalmente ad attivare veri programmi di prevenzione posturale per cui i ragazzi possano uscire dalla scuola dell’obbligo non solo sapendo far di conto o scrivendo correttamente, ma padroneggiando quei pochi ma determinanti concetti ed esercizi posturali assolutamente in grado di evitare il mal di schiena.”
Tuttavia, senza un intervento convinto, anche da parte dei genitori che a torto pensano di poter delegare ad altri il compito di preservare la salute dei loro ragazzi, secondo Sciandini arriveremo a “generazioni di giovani disabili”, magari in grado di attivare app sofisticatissime ma sempre più incapaci di gestire un corpo che rischia pesantemente di diventare sconosciuto.
Sciandini ha concluso la conferenza con un invito a tutti i genitori: “Guardate i vostri figli – ha concluso – osservateli mentre camminano, mentre si piegano, mentre si muovono, mentre sono fermi al cellulare o davanti al computer…forse vi renderete conto di una realtà che ormai si da per scontata, ma non lo è.”