Venerdì pomeriggio è salita sul palco, fianco del sindaco Giacomo Chiappori e ha detto poche parole, ma noi l’avevamo intervistata già prima e ci siamo fatti raccontare alcuni particolari importanti, che danno l’idea di come la sua vita si improvvisamente cambiata nell’arco di pochi minuti.
Avremo anche evitato di pubblicare l’immagine della donna, ma salendo sul palco, lei stessa ha optato per un’inevitabile esposizione mediatica, per cui vi raccontiamo cosa ci ha detto senza comunicarvi il nome.
“Sono giunti all’improvviso – racconta la donna – e nessuno ci ha avvisato. Io e mio marito sia ritrovati di punto in bianco a convivere con queste persone: usiamo la stessa scala e lo stesso giardino. L’altro giorno hanno fatto il bucato stavano spendendo i panni alla zona di mia proprietà. Ho dovuto spiegare loro che quello era il nostro stendino e che non potevano occuparlo.”
Le parole della donna, appaiono soprattutto di smarrimento: “All’inizio appena sono arrivati – aggiunge – avevo paura e li ho redarguiti spiegando loro qual’era il confine della mia proprietà ma molti non parlavano l’italiano, poi hanno capito e la situazione si è risolta. Non mi sembrano persone cattive, però inizialmente ero preoccupata.”
La donna conosce bene la casa e la proprietaria della stessa che, a quanto pare, ha tentato prima di venderla, poi di affittarla, ma non avendo trovato rispondenza ha contattato la Prefettura di Imperia e ha dato la disponibilità ad ospitare i profughi.
Quando sono arrivati i migranti la prefettura ha chiamato i responsabili della cooperativa Jobel e ha dato loro il nominativo della proprietaria dell’abitazione. La cooperativa ha stipulato il contratto di affitto con la proprietaria, dopodichè ha richiamato la prefettura dando l’ok ad ospitare gli stranieri che sono arrivato subito dopo.
Tutto è stato fatto in brevissimo tempo e nessuno, né la vicina di casa, né il sindaco sono stati preventivamente avvisati.