Nuovi controlli antidroga nei giardini e nelle piazze della città e nuovi arresti e denunce per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e altri reati da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alessandria. Il primo fatto è avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria, nei giardini di piazzale Curiel. Infatti, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria hanno denunciato un cittadino marocchino di 29 anni, pregiudicato, già sottoposto all’obbligo di firma per fatti inerenti gli stupefacenti.
Alle 12.30 circa del 21 marzo, i militari in borghese controllavano nuovamente la zona dei giardini nel lato in cui è presente il laghetto, osservando i movimenti dell’uomo, già ben noto per i suoi precedenti per stupefacenti, che stazionava in quella zona senza un apparente motivo. Iniziava così l’osservazione dei suoi movimenti e, dopo poco, veniva notato mentre cedeva a un uomo, in cambio di una banconota, un involucro. Veniva subito bloccato l’acquirente, un cittadino italiano di 39 anni, pregiudicato della provincia di Alessandria, trovato in possesso dell’involucro contenente un pezzo da 3,6 grammi di hashish, comprato per la somma di 10 euro.
Nel frattempo, altri militari provavano a raggiungere il marocchino il quale riconosceva i Carabinieri e saltava su una bicicletta, riuscendo a dileguarsi verso Piazza Garibaldi ma venendo comunque identificato perché già ben conosciuto. I militari a quel punto cercavano altro stupefacente nel luogo dove era stato visto aggirarsi il marocchino, ovvero l’area giochi per bambini presso il lago dei cigni, e trovavano un pezzo di hashish di circa 8 grammi. La droga veniva sequestrata e i militari accompagnavano l’acquirente in caserma il quale veniva segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti con l’immediato ritiro della sua patente di guida perché, come prevede la legge, è stato trovato in possesso di stupefacente nel momento in cui aveva la disponibilità di un veicolo a motore. Poco dopo però giungeva in caserma il 29enne marocchino, il quale, avendo capito di essere stato riconosciuto e identificato, si consegnava ai militari ammettendo le sue responsabilità ed evitando di aggravare la propria posizione visto che è attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma.
Veniva pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Il secondo episodio la sera del 22 marzo, in piazza della Gamberina quando, alle 20.30 circa, i militari in borghese del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria notavano un africano in bicicletta che raggiungeva altri due africani a piedi nella piazza, per poi scambiarsi qualcosa guardandosi intorno in maniera insistente. Uno dei militari scendeva dal mezzo e, dopo essersi qualificato, cercava di fermare l’africano in bicicletta il quale cercava di allontanarsi di corsa ma, quando trovava la strada sbarrata dal militare, gli lanciava contro la bicicletta e scappava a piedi. Inseguito tra le auto parcheggiate nella piazza, veniva raggiunto ma colpiva il militare con strattoni e gomitate, spogliandosi di giubbotto e maglione per rendere più semplice il tentativo di fuga, tentando addirittura di appropriarsi della pistola del militare. A quel punto, anche con l’aiuto del secondo militare che aveva tentato di inseguire gli altri due ma era tornato indietro intuendo che era in corso una colluttazione, veniva immobilizzato e ammanettato. Identificato in Stanley Osunde Idemudia, cittadino nigeriano di 36 anni, pregiudicato e clandestino, veniva arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria in attesa del rito direttissimo della mattina del 23 marzo conclusosi con la convalida dell’arresto, la sua condanna a sei mesi di reclusione e la immediata liberazione. Invece, il militare che aveva la colluttazione con il nigeriano riportava delle lesioni refertate al pronto soccorso cittadino con tre giorni di cure.