Mercoledì 29 marzo prossimo, ore 17 presso la Biblioteca Civica di Imperia si terrà la presentazione di Edmondo De Amicis a Imperia, catalogo dell’Archivio e catalogo della Biblioteca, due importanti volumi dedicati a Edmondo De Amicis e alla Biblioteca Civica “Leonardo Lagorio” che dell’illustre Autore onegliese custodisce, da quasi cinquant’anni, per volontà della vedova del figlio Ugo, lo studio, gli oggetti, la biblioteca e le carte manoscritte. Un patrimonio di inestimabile valore che, grazie alla sinergia tra la Biblioteca e l’Università di Genova, su fondamentale e risolutivo impulso del professor Franco Contorbia, trova ora espressione nei due bei volumi deamicisiani, curati da Diego Divano, dottore di ricerca dell’Università degli Studi di Genova.
Le due edizioni a stampa dei cataloghi saranno presentate nel corso di un pomeriggio di approfondimento (preceduto da visite all’area museale) dedicato a Edmondo De Amicis e al progetto di valorizzazione del Fondo bibliografico e manoscritto dell’illustre scrittore onegliese. Interverranno, oltre al curatore, anche i docenti Matilde Dillon Wanke, Andrea Aveto e Franco Contorbia, coordinatore del Progetto, nonché eminente studioso deamicisiano e del Fondo bibliografico e manoscritto dell’Autore.
L’Assessore alla cultura Nicola Podestà commenta: “Si tratta di un punto di approdo del complesso lavoro, che ne ha preceduto e consentito la redazione, di inventariazione, catalogazione, digitalizzazione e pubblicazione su portale digitale, dei libri della biblioteca deamicisiana e delle carte d’Autore, Carte d’Autore on line, Archivi e Biblioteche digitali della modernità letteraria italiana, in sinergia costante, per oltre un triennio, con la Biblioteca Civica e l’Università degli Studi di Genova (DIRAAS)”.
Destinato alla Biblioteca di Imperia per volontà del figlio Ugo quale testimonianza di affetto per il luogo in cui lo scrittore aveva visto la luce, il patrimonio archivistico di Edmondo De Amicis ha da poco rafforzato la fortuna del celebrato autore di Cuore, stimolando una ricca produzione di studi e ricerche concretizzatisi, a partire dagli anni Ottanta, nella pubblicazione di testi inediti, nella realizzazione di mostre e convegni e nell’elaborazione di saggi critici che hanno premesso di ricomporre il profilo della vita e dell’opera di uno dei più importanti scrittori italiani dell’età moderna. Le tre sezioni, carte, corrispondenza e iconografia in cui il catalogo scandisce la descrizione e il registro dei documenti, offrono al lettore una panoramica delle peculiarità del fondo e una definizione precisa delle caratteristiche di ogni singolo oggetto ed anche garantiscono una fruizione finalmente aperta e diffusa, ponendosi come indispensabile integrazione del parallelo progetto di digitalizzazione dei materiali deamicisiani accessibili e consultabili sul portale on line.
La catalogazione della Biblioteca deamicisiana è nata sulla scorta dell’imponente lavoro di inventariazione bibliografica messo in atto alcuni anni or sono presso la Biblioteca Civica da una competente equipe di archivisti, catalogatori e bibliotecari che ha portato all’inserimento del patrimonio librario deamicisiano nel sito del servizio bibliotecario nazionale (SBN) e alla redazione di un coerente registro topografico.
La ricerca è poi confluita, grazie al Progetto a cura dell’Università, dapprima nel portale AD 900 Carte d’autore on line ed infine nei due volumi che ora si presentano alla Città, ponendosi in stretta linea di continuità con le esperienze del passato, in virtù dell’impegno e della collaborazione del Comune di Imperia.
Il Sindaco di Imperia, Carlo Capacci, commenta: “Particolare gratitudine va a Franco Contorbia, coordinatore ma anche ideatore e supervisore del Progetto, ad Andrea Aveto, Diego Divano e altri collaboratori, docenti e studiosi che hanno dato un fattivo e proficuo contributo alla redazione del catalogo della Biblioteca Deamicisiana e dell’archivio”.
La Biblioteca di Edmondo De Amicis con i suoi 2567 titoli registrati e descritti al termine di un meditato lavoro di selezione compiuto all’interno della Biblioteca Civica, ove i volumi sono conservati, si propone dunque come “una tra le capitali biblioteche d’autore dell’Ottocento”.