La polizia di stato della Questura di Imperia ha arrestato W.M. imperiese di 35 anni, al termine di una violenta colluttazione ingaggiata con gli agenti delle volanti, dopo aver scardinato ed abbattuto la porta d’ingresso dell’abitazione della madre, con l’accusa di violenza, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale
Tutto è accaduto l’altra sera una donna in preda al panico, segnalava il tentativo del figlio di sfondare la porta d’ingresso della sua abitazione con calci e pugni.
L’episodio, l’ennesimo secondo quanto riportato dalle dichiarazioni della donna, avrebbe avuto origine a seguito della decisione di quest’ultima di non voler accogliere piu’ suo figlio nella casa in cui era cresciuto, a causa della condizione di tossicodipendenza nella quale versa da alcuni anni.
Allertati gli equipaggi della squadra volante, giunti sul posto in pochi minuti, questi identificavano l’autore del danneggiamento, gia’ noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti penali a suo carico.
Dopo aver inizialmente riportato la situazione alla calma, due fratelli del giovane, esasperati dai ripetuti atti di violenza e dalle minacce che questi avrebbe rivolto alla madre e alla sorella, cercavano di aggredirlo.
Gli agenti, non senza difficolta’, riuscivano ad evitare il contatto ma m.w., l’autore del danneggiamento, si scagliava contro gli operatori di polizia che riuscivano ad immobilizzarlo e ad ammanettarlo.
Per neutralizzare la condotta particolarmente violenta dell’uomo, e dopo aver tentato, invano, di calmarlo, al fine di evitare che potesse esercitare ulteriore violenza contro gli operatori di polizia e gli altri familiari presenti, gli agenti delle volanti utilizzavano lo spray al peperoncino, di recente in dotazione alla polizia di stato, strumento grazie al quale l’uomo veniva reso inoffensivo e subito ammanettato.
Lo spray in questione, contenente una sostanza del tutto naturale (capsaicina), dallo scorso 1° marzo costituisce una ulteriore dotazione per i reparti della polizia di stato impegnati nella impegnativa attivita’ di controllo del territorio; la bomboletta, assegnata ad ogni equipaggio in servizio, nebulizza l’oleoresin capsicum, una sostanza oleosa, contenuta in un solvente organico che, dopo l’utilizzo, provoca infiammazione e che agisce, in particolare, sugli occhi e sulle mucose della bocca.
Reso inoffensivo l’uomo, gli agenti hanno provveduto, subito dopo, alla sua decontaminazione, utilizzando una soluzione fisiologica mediante la quale, in pochi minuti, sono stati annullati gli effetti prodotti dallo spray.