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Una chimera la sicurezza alla stazione di Diano, i sindaci non possono fare nulla perché compito delle Ferrovie. Pendolari preoccupati: cosa fare?

Le preoccupazioni espresse ieri da una lettrice che si è trovata sola con un uomo alla stazione di Diano ad attendere il treno mentre era già buio ed aveva il timore di essere aggredita, ripropongono il problema della sicurezza di questa struttura, costruita nel deserto, ad oltre  2 km dal paese e completamente abbandonata.

Cosa si può fare per migliorare la sicurezza?

Il nostro articolo ha suscitato molti commenti sui social e in diversi hanno chiesto un intervento diretto da parte dei sindaci del Golfo Dianese che potrebbero dare vita ad un servizio di sicurezza con spese suddivise per ogni Comune.

In realtà anche se i primi cittadini dei 7 Comuni fossero favorevoli ad autotassarsi,  non potrebbero dare vita al servizio di vigilanza perché non avrebbero né titolo a farlo, né alcuna giurisdizione.

Lo dicono i responsabili di Assoutenti che conoscono bene la materia.

“I sindaci – dice Sebastiano Lopes rappresentate dei pendolari di Assoutenti – sono le ultime persone che hanno delle responsabilità sulle stazioni. Il problema di garantire la sicurezza nelle stazioni è compito soltanto di RFI la Rete Ferroviaria Italiana e di nessun altro. Per quanto riguarda la stazione di Diano il problema è di difficile soluzione ed è diverso, ad esempio, da quello di Imperia, perché Diano non è una stazione, ma bensì una fermata e le fermate sono impresenziate e non dispongono di personale. Se le stazioni impresenziate sono nel tessuto urbane è più facile organizzare controlli anche con pattuglie di carabinieri e vigili urbani, ma così….. ”

Le soluzioni per migliorare la sicurezza secondo Lopes sono poche: “Le ferrovie – aggiunge il rappresentante di Assoutenti –  potrebbero organizzare un  servizio di Vigilanza privata e noi come pendolari lo abbiamo proposto ma la decisione non spetta neppure alla sede regionale ma bensì a quella nazionale di RFI e da questa parte sembrano non sentirci. Se per la stazione di Imperia la sicurezza è risolvibili con il trasferimento della sede Polfer da Oneglia, a Diano l’unica soluzione sarebbe quella rafforzare la presenza di telecamere che adesso sono solo all’interno della stazione, estendendola anche al piazzale e poi mettere tanti e grossi cartelli in modo da far desistere i malintenzionati.”

 

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