Nuova operazione antidroga portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Alessandria nei pressi della stazione ferroviaria, conclusasi con due arresti. Infatti, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria hanno arrestato per spaccio, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale N.O., cittadino tunisino di 50 anni, pluripregiudicato, e per resistenza a pubblico ufficiale T.D., di 47 anni, pluripregiudicata. Alle 12.00 circa del 1° marzo, i militari in borghese controllavano la zona di piazzale Curiel all’inizio di viale della Repubblica, osservando i movimenti di un tunisino, già ben noto per i suoi precedenti per stupefacenti, il quale venivano notato mentre cedeva a un uomo, in cambio di alcune banconote, due involucri che teneva nella mano destra. Veniva subito bloccato l’acquirente, un cittadino italiano di 46 anni, al quale venivano trovati i due involucri in cellophane termosaldati risultati contenere eroina che riferiva di avere comprato per 45 euro. Nel frattempo veniva fermato il tunisino che era in compagnia di una donna, la 47enne appunto, al quale veniva trovata proprio la somma di 45 euro nelle tasche.
Giungeva in supporto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile e mentre i militari facevano salire sull’auto di servizio il tunisino, prendeva vita l’azione aggressiva della donna che, oltre ad insultare i militari più volte, colpiva con uno schiaffo il 47enne che aveva acquistato l’eroina, a suo dire colpevole di avere accusato il tunisino di spaccio. A quel punto, la donna veniva fermata ma si ribellava con spintoni e strattoni, motivo per cui veniva definitivamente immobilizzata e portata in caserma, dove veniva arrestata per resistenza a pubblico ufficiale. I militari si recavano poi a casa del tunisino per la perquisizione. All’ingresso del condominio l’uomo provava a chiamare col citofono la moglie per avvisarla della presenza dei carabinieri per la perquisizione, spintonando i militari che erano comunque riusciti ad aprire la porta del palazzo. Questo atteggiamento ostruzionistico veniva bloccato sul nascere e la successiva perquisizione del suo alloggio permetteva di trovare in casa altre cinque dosi di eroina, identiche alle precedenti due che aveva spacciato, e circa un grammo di hashish. La droga e i soldi, provento dell’attività illecita, venivano quindi sequestrati e l’uomo, che non lavora e ha precedenti specifici per stupefacenti anche recenti, veniva arrestato per lo spaccio e la resistenza opposta ai militari sotto casa sua. Entrambi, al termine delle attività, venivano accompagnati presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima.