Tra sentieri naturalistici, parchi d’arte contemporanea, storia e tradizioni, un affascinante tour fra le cinque bellezze della Valle del San Lorenzo.
Uno scorcio di Liguria tutto da scoprire. Sono spesso le vallate a ridosso dei luoghi più famosi e accessibili della Riviera a riservare sorprese e bellezze di cui non si conosce l’esistenza.
Così è per la Valle del San Lorenzo, meno nota, forse, di certe località della Liguria, ma non meno ricca di fascino. E allora scopriamola insieme attraverso diversi itinerari capaci di svelare l’anima, le tradizioni, la gente di questo lembo della Provincia di Imperia tra la Valle argentina e la Riviera dei Fiori.
LA CICLABILE PER OSPEDALETTI
L’aspetto forse più conosciuto è la ciclabile che da S. Lorenzo al mare conduce, in 24 km con vista mare, fino ad Ospedaletti passando dalla città dei fiori e del Festival, la mondana Sanremo.
Un percorso adatto a tutti con uno splendido panorama a farci da sfondo da una parte e i monti dall’altro lato. Ed è proprio verso questi monti che si volge ora il nostro sguardo.
Verso i cinque Comuni della Valle del San Lorenzo, ovvero, oltre a San Lorenzo al Mare, Costarainera, Cipressa, Pietrabruna, Civezza, e alle splendide borgate di Boscomare, Torre Paponi e Lingueglietta, quest’ultima fra i borghi più belli d’Italia. Un circuito reso affascinante da originarie abitazioni in pietra, carruggi, vicoli, ciottoli, antiche porte colorate, chiese medievali e sentieri a formare un labirinto di stradine che sbucano all’improvviso verso scenari paesaggistici mozzafiato, dominati dalla distesa blu del mare. Ogni borgo ha una sua peculiarità e una sua anima; quel qualcosa che lo rende speciale e amato non solo da chi lo abita, ma anche da chi lo visita.
SULLA ROTTA IACOBEA
Costarainera, per esempio, è anche raggiungibile, oltre che in macchina, attraverso un’ antica mulattiera che, partendo da S. Lorenzo al mare e intersecando a tratti la carrozzabile, sale fra viuzze e abitazioni per condurre alla bellissima Chiesa di Sant’Antonio Abate, passando su una rotta rotta iacobea. Chi mai l’avrebbe detto?
E chi mai avrebbe detto che in un solo Comune, Cipressa, potessero esistere ben due parchi tematici dedicati all’arte contemporanea? Assolutamente da visitare e da inserire in un itinerario turistico, Villa Biener di Judith Török e Carlo Maglitto e il Parco di Sculture “Tra I Mondi” di Carin Grudda rappresentano due oasi di pace, arte e poesia, con uno sguardo privilegiato per cogliere l’animo di questa vallata che ha saputo ispirare e attirare sin qui tre artisti di grande spessore e talento come Carin, Judith e Carlo.
L’arte fa parte di questo territorio, una vera vocazione, confermata anche da un’altra artista donna, Chiara Ragnini, cantautrice genovese che ha scelto di vivere a Lingueglietta, a cui ha anche dedicato una bellissima canzone. Posto incantevole, con i resti di un castello che guardano la Chiesa della Natività di Maria Vergine, col suo porticato seicentesco e una suggestiva Piazza del Mercato che conserva i pesi e le misure di un tempo. E poi ancora la storica Chiesa-Fortezza di S. Pietro, oggi sconsacrata, con un paramento murario duecentesco rimasto intatto con le sue garitte, camminando sul quale si domina con lo sguardo tutta la vallata a 360 gradi.
LA SVIZZERA ITALIANA
Meravigliosa la borgata di Torre Paponi, definita la Svizzera italiana per l’assenza di cavi pendenti, tutti interrati, e per la cura con cui il paese si presenta ai suoi stupiti visitatori. Frutto di un sistema di restauro conservativo nato da una stretta collaborazione tra pubblico e privato, Torre Paponi è un borgo medievale che ha mantenuto intatto il suo fascino e il suo mistero, tutto raccolto fra i vicoli, sotto i volti e nei locali di questo luogo dove il tempo pare essersi fermato.
Noi invece proseguiamo alla volta di Pietrabruna, famosa fino alla metà del secolo scorso per la coltivazione dei fiori e per essere stato un luogo di rifugio per i partigiani durante la Resistenza. Oggi può essere definita anche il paese delle ardesie incise e della pittura, presenti ad ogni angolo.
Qui si trova inoltre il monumento più antico di tutta la Valle del San Lorenzo, la Chiesa di S. Gregorio Magno, (1103), pregiato esempio di architettura romanica.
Alessandro Tavilla