Aveva escogitato un sistema per non contabilizzare i litri erogati ma è stato scoperto. A finire nei guai il gestore di un distributore di carburanti che è stato denunciato da militari della Sezione Tutela Finanza Pubblica del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Imperia per aver rimosso i sigilli previsti dalla legge sui contatori elettromeccanici per il controllo delle erogazioni di carburanti e per aver manomesso la scheda di misurazione al fine di porre in vendita “in nero” prodotti petroliferi.
Le fiamme gialle imperiesi hanno individuato una colonnina adibita alla fornitura di gasolio che presentava il display del prezzo di vendita spento e quello per la visualizzazione del prodotto erogato in funzione.
All’apertura della colonnina è stato possibile accertare come il titolare avesse staccato il totalizzatore ufficiale e inserito, fraudolentemente, un totalizzatore supplementare che consentiva di cedere prodotto in nero e rendere impossibile agli organi di controllo verificare la quantità di carburante erogato. Ciò costituisce un grave reato punito con la reclusione fino a 5 anni. I contestuali controlli sulle giacenze hanno permesso di rilevare una significativa difformità tra il quantitativo di carburante acquistato e quello effettivamente detenuto. I sigilli sono stati posti a 2 colonnine di erogazione, 3 cisterne contenenti circa 20.000 litri di carburante (gasolio e GPL) nonché al totalizzatore supplementare illecito. Le indagini sono ancora in corso per stabilire la quantità di carburante effettivamente erogato e non contabilizzato nonché i canali di rifornimento di prodotto sottratto ad imposizione. Il marchio della compagnia è estraneo alla vicenda trattandosi di un addebito al gestore.