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Il problema della Rai che non si vede in anche val Curone, arriva in senato a Roma con un’interrogazione del PD

“Molti Comuni del Piemonte hanno approvato un ordine del giorno per denunciare che il segnale del digitale terrestre Rai, anche a fronte del pagamento obbligatorio ed in bolletta dal canone, è irricevibile, specie nelle zone montane. Si tratta di una situazione grave, che perdura da anni e che avevo già evidenziato con un’interrogazione, due anni fa. I cittadini lamentano il black out, che non permette l’accesso all’informazione di base della TgR Rai. Io, insieme con numerosi colleghi senatori dem e non solo, ho ripresentato un’interrogazione. Ma mi chiedo come mai Rai Way continui a non fare nulla”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, eletta in Piemonte.
“Sono decine in Piemonte – prosegue Favero – i Comuni dell’Uncem, Unione nazionale comuni montani ed enti montani, che hanno approvato ordini del giorno in cui chiedono un intervento tempestivo del governo e della Rai. Ma il problema riguarda le zone montuose di tutta Italia e dunque è evidente che si tratta di una questione relativa alle infrastrutture del servizio televisivo pubblico. Il fatto inaccettabile è che anche i cittadini che abitano in queste zone in cui il segnale Rai è irricevibile sono tenuti a pagare il canone. Questa volta spero davvero – conclude Favero – in una risposta tempestiva del governo e della Rai, che ha il dovere di rendere il segnale ricevibile”.

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