Mercoledì, ore 9.20: il sorriso radioso della Dott.ssa Paola Rivaro si staglia sullo schermo del Lab. 1 dell’I.I.S. Marconi, sullo sfondo di un paesaggio surreale, talmente distante, in senso fisico e visivo, da creare addirittura una sensazione di estraniamento: la cabina di una nave, strumenti scientifici, la distesa del mare e, all’orizzonte, un iceberg.
I ragazzi raccolti davanti alla LIM rivedono, dopo alcuni mesi, la loro tutor e fanno conoscenza con altri volti che, pur nell’immagine sgranata, li salutano con cordialità: è il primo appuntamento via skype fra gli studenti selezionati per l’adesione al progetto “AUSDA: Adotta una scuola per l’Antartide”, promosso dall’ENEA, ed i ricercatori del PNRA (Piano Nazionale di Ricerca in Antartide) che li hanno “adottati”. Laggiù sono già passate le 22.00, ma i membri dell’ équipe di ricercatori, con in testa il Dott. Giuseppe Caivano, ci conducono in una “passeggiata” virtuale sulla nave Italica, base navigante con funzione scientifica e logistica di supporto alle stazioni operative terrestri Concordia e Mario Zucchelli, ci mostrano la sala operativa e i laboratori, ci illustrano l’utilizzo delle apparecchiature per la campionatura e la conservazione delle acque e dei sedimenti che verranno poi studiati al rientro dalla missione, ci spiegano che quella distesa d’acqua e ghiaccio, su cui brilla luminoso il sole della notte antartica, è il Mare di Ross e che quello che scorgiamo in lontananza è il profilo della costa con il Monte Melbourne, uno stratovulcano attivo. Paola Rivaro risponde con chiarezza e pazienza alle nostre domande, che sono tantissime, (purtroppo non riusciamo a farle tutte) e quando una ragazza le chiede di riassumere in cinque parole la poesia e la bellezza di questo continente così estremo e misterioso, al quale desidera sempre tornare, lei risponde :”sorpresa, passione, curiosità e poi…..” Si vede che la nostra tutor è davvero “innamorata” del suo lavoro e di questa terra, di cui l’opinione pubblica sa davvero poco, se non luoghi comuni o notizie frammentarie!
E’ questo amore per la scienza e per la ricerca, volta sempre al bene del pianeta, che ci ha convinti tutti, dopo l’incontro avvenuto con lei nel mese di ottobre, presso la Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, ad impegnarci in un lavoro comune di studio, ricerca e divulgazione sul continente antartico: “Il Marconi per l’Antartide”. Divisi in due classi trasversali di circa 20 elementi ciascuna , una composta da ragazzi delle classi 3^AA, 4^AA, 5^AA Chimica, Materiali e Biotecnologie; 3^AS, 3^BS, 4^AS e 5^AS Liceo di Scienze Applicate e la seconda da studenti di 1^AR, 3^AR, 4^AR e 5^AR Amministrazione, Finanza e Marketing, lavoreremo in attività di sperimentazione pratica delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e svilupperemo gli spunti che gli incontri in videoconferenza con i ricercatori ci hanno suggerito: i problemi climatici ed ambientali, la mappatura e la geografia del continente, la storia delle esplorazioni antartiche e la letteratura che le riguarda, le tecniche di ricerca e di sperimentazione utilizzate dalle spedizioni e persino lo “sfruttamento” commerciale dell’iconografia dell’Antartide per il marketing dei prodotti legati al “freddo”.
Purtroppo per noi il tempo scorre in fretta e sulla nuovissima LIM, che ci è recentemente arrivata grazie ai Fondi Strutturali Europei, scorrono le ultime immagini di questo primo appuntamento con l’equipaggio dell’“Italica”: i nostri amici ricercatori si mettono in posa per un saluto di gruppo e una foto ricordo, ma noi riusciamo a strappare un’ultima promessa: appuntamento a lunedì 13 febbraio, linea diretta Marconi-Antartide, atto II !
Mariarosaria BENEDETTO e Paola NASUFI
4^AR Amministrazione, Finanza e Marketing