Venerdì 13 gennaio alle ore 9.00, presso il Tribunale di Alessandria, verrà celebrato il processo contro attivisti e braccianti marocchini accusati da un’azienda di Castelnuovo Scrivia di violenza privata e tentativo di occupare l’azienda.
I fatti a cui si riferisce la denuncia sono avvenuti quasi cinque anni fa, dopo il licenziamento di tutti i braccianti marocchini occupati presso l’azienda agricola con un cartello affisso ad un palo della luce, che ha avuto l’onore delle cronache nazionali: “Comunicato ufficiale. Dal 17/8/2012 i marocchini dipendenti dell’azienda agricola Lazzaro Bruno e Lazzaro Mauro cessano l’attività presso la suddetta azienda e non lavorano più”.
Il giorno dopo, i braccianti ancora in forza decidevano di presentarsi comunque sul posto di lavoro, insieme al sindacalista, per chiedere la formalizzazione del licenziamento, come sempre avviene in questi casi.
Di fronte ad un atto dovuto ed assolutamente pacifico dei lavoratori, la risposta è stata quella della denuncia collettiva.
Il Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia considera questi eventi di una gravità inaudita, soprattutto, a fronte del fatto che vengono colpiti lavoratori immigrati che hanno osato alzare la testa e lottato per i propri diritti, in una realtà, quella della Bassa Valle Scrivia, in cui il lavoro nelle campagne, svolto da braccianti africani, è solo nero o grigio, salvo qualche eccezione; nel contempo, nulla si sa delle numerose pendenze penali aperte nei confronti dei Lazzaro.
Queste denunce non colpiscono solo i lavoratori immigrati, ma colpiscono anche l’agibilità sindacale e il ruolo stesso del sindacato nelle lotte.
Per cui, chiediamo a tutte le realtà che lavorano con i migranti, agli attivisti, al mondo del lavoro che questa battaglia l’ha sostenuta, di schierarsi, di prendere posizione, di assumere iniziative.
Sono troppi i silenzi intorno a questa vicenda!
Per questo, il giorno 13 gennaio alle ore 9 – giorno della prima udienza del processo – dovremo essere in tanti davanti al Tribunale di Alessandria, italiani e immigrati: un’unica lotta, un unico destino!
Presidio permanente Castelnuovo Scrivia