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A Tortona i profughi non vogliono fare lavori socialmente utili per la città, solo 1 su 5 è disponibile, gli altri preferiscono non fare nulla


A Tortona sono ospitati oltre centro profughi, ma solo uno su cinque ha dato la propria disponibilità ad essere utilizzato per lavori socialmente utili a beneficio della collettività, gli altri preferiscono non fare nulla e continuare ad essere spesati e mantenuti a nostre spese.

E’ la realtà tortonese che viene confermata anche dal sindaco Gianluca Bardone che non è affatto contento di questa scarsa adesione.

A causa dee norme in vigore, infatti, il Comune non può obbligare i profughi ad effettuare lavori socialmente utili alla città come pulire le strade ed altro: è possibile utilizzare solo i profughi che danno la loro disponibilità e finora sono stati soltanto una ventina a farlo su oltre centro ospiti presenti a Tortona.

L’immagine che questa scarsa adesione fornisce dei profughi è chiaramente un peso e non una risorsa

In comune auspicano che sia il Prefetto possa sensibilizzare le cooperative che gestiscono i profughi all’interno delle strutture daino una maggiore adesioni a progetti di integrazione e di lavori socialmente utili, cosa che al momento, invece, non sembra affatto sentita.

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