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Pista ciclabile a Diano Marina, i dubbi del Comitato per la legalità guidato dall’ ex Sindaco Guglieri


Di cosa si parla a Diano Marina se non ci sono soldi per realizzare la pista ciclabile?  E anche se ci fossero, quale soluzione scegliere?

Sono questi i dubbi che emergono dall’intervento del Comitato per la legalità guidato dall’ex Sidnaco Andrea Guglieri

“Mercoledì 1 febbraio, in Consiglio Comunale di Diano Marina – dice Giglieri –  verrà posto in discussione l’utilizzo del sedime ferroviario lasciato libero dallo spostamento a monte della ferrovia. La cosa assume un aspetto poco chiaro. Di che cosa si discute, quando l’Amministrazione Comunale ha commissionato all’ingegner Rolando di Sanremo uno studio di fattibilità molto articolato e crediamo anche molto costoso, dal quale si evince che il tratto dismesso sarà utilizzato per far posto allo spostamento della via Aurelia. A questo punto si genera una confusione. In campagna elettorale il Sindaco, pare avesse dichiarato, che sul tratto dismesso sarebbe passata la pista ciclabile; soluzione caldeggiata da molti dianesi.  In particolare è sorto un comitato spontaneo costituito da molti giovani che sostengono convintamente la soluzione per la pista ciclabile. Sorprende positivamente che dei giovani, che normalmente sono restii a partecipare alla vita pubblica e in particolare a quella politica prendano posizione. Non è chiaro per quale soluzione propende la Regione Liguria.”

“Sappiamo soltanto che la Giunta Burlando – aggiunge  Mimmo Bisso – era favorevole all’inserimento della pista ciclabile nella tratta dismessa. Oggi, però, a Genova comanda il centro destra che potrebbe anche aver mutato posizione.”

“L’unica delibera di Giunta Regionale a nostra conoscenza – conclude Guglieri –  dispone un contributo di 100.000 euro per un progetto denominato “Turismo attivo” ma riguardante piste ciclabili già attive.   I comuni limitrofi hanno espresso parere? L’unica soluzione razionale, largamente condivisa, a nostro parere sarebbe quella di coinvolgere la cittadinanza con un referendum preceduto da   ampi dibattiti pubblici.”

 

 

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