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L’Avis di Imperia a Cogoleto per la riunione annuale delle Avis liguri

Per la Prima volta la nascente Avis Imperia ha partecipato alla Giornata di Formazione Sangue Avis Liguria tenutasi a Cogoleto oggi, sabato 21gennaio
Insieme al Presidente di Avis Nazionale ed altri docenti accreditati si discute e ci si confronta sulle criticità del territorio e su come continuare a garantire disponibilità, qualità e sicurezza del sangue raccolto in Liguria. Chiamata del donatore, coordinamento coi centri trasfusionali, pianificazione delle giornate di prelievo per migliorare le interazioni tra i diversi attori e rendere più efficace il lavoro dei volontari. Sono questi gli argomenti che i cento partecipanti alla giornata di formazione organizzata a Cogoleto da Avis Liguria stanno affrontando.
“E’ un processo che prevede un continuo lavoro su diversi aspetti e teso ad aumentare sensibilità e consapevolezza nei cittadini e migliorare sinergie e comunicazione perché se è necessario essere preparati per prevenire le emergenze, ancora meglio è, con la cooperazione e partecipazione di tutti, prevenirle” spiega il presidente Avis Liguria Alessandro Casale.
La giornata di formazione arriva proprio dopo un momento in cui Avis ha dovuto far fronte ad una carenza di sangue: “Come è stato possibile apprendere leggendo le notizie e i diversi comunicati dei giorni scorsi, la situazione per quanto riguarda le scorte di sangue e di emocomponenti ha rischiato di mettere in crisi la sanità in diverse regioni italiane. Anche in Liguria, complici il periodo festivo e l’aggressività del virus influenzale, le scorte erano scese sotto il livello di guardia. Fortunatamente, anche grazie ai numerosi appelli e alle chiamate ai donatori la situazione di allarme sta lentamente rientrando”.
“Anche Avis, la principale associazione di donatori di sangue della Liguria ha contribuito contattando e convocando i propri donatori. L’Avis con la propria presenza in Liguria da oltre 80 anni, supporta nella raccolta di sangue il sistema trasfusionale e si prodiga nelle attività di promozione e informazione. Nelle circa 70 sedi che presidiano il territorio nelle 4 province il personale volontario gestisce i rapporti con i donatori, facendo di AVIS una grande famiglia di quasi 22.000 soci. Periodicamente vengono organizzati eventi di formazione per aggiornamenti su nuove normative, legislazione e metodologie. Questa volta si è deciso di concentrarsi sul tema della chiamata al donatore, l’Associazione coordinandosi infatti con i centri trasfusionali, non solo pianifica le giornate di prelievo per far fronte alle necessità programmate, ma interviene sistematicamente anche per far fronte alle emergenze” conclude Casale.


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