Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
Ho letto di buon mattino il Suo articolo “Tortona città piatta dove molti tendono a nascondere, oppure è veramente senza problemi?” che induce, ma soprattutto deve indurre e stimolare, a riflessioni ed a prese di posizione da parte dei Cittadini di Tortona e del Tortonese.
Dico questo perche’ se l’apatia e’ tangibile da parte dei Cittadini di cosa poi noi Cittadini ci lamentiamo?
E quando ci lamentiamo e’ serio scrivere su facebook “vergogna”, “non se ne puo’ piu'” ecc.?
Cosa significano quelle poche parole? Nulla e nulla portano di positivo nella discussione che si vuole aprire all’interno di una comunita’.
Le critiche fini a se stesse cosa rappresentano? Voler apparire? Non ho voglia, tempo ed idee ed allora scrivo che non ne posso piu’?
Ma chi legge o cerca uno spunto per affrontare un problema che utilita’ puo’ eventualmente trarne?
Io personalmente ho scelto, quindi sottolineo che di scelta non definitiva si tratta, di non apparire perche’ oggi come ieri sul lavoro ho sempre cercato di essere e non di apparire; fare, proporre e partecipare. Non saro’ all’altezza e forse mi sopravvaluto ma partecipare e’ un dovere prima ancora di essere un diritto.
Se oggi la Cittadinanza e l’opposizione, maggioranza fino a ieri, si estraneano dalla partecipazione e dalla critica costruttiva cosa significa e dove puo’ portare?
Per molti aspetti il Comune e’ molto piu’ vivo della citta’; almeno in questi ultimi mesi.
Il Comune c’e’, e’ presente ed i Cittadini?
Io stesso una settimana fa ho rilevato con spirito critico la diversa impostazione del Sindaco di Novi rispetto a Tortona nella rappresentazione consuntiva di quanto fatto nel 2016; piu’ ufficiale e professionale quella di Novi certamente ma questo significa che la forma e’ importante proprio ed anche per ottenere l’attenzione dei propri Cittadini.
E se l’attivita’ del Comune di Tortona, nella sostanza, fosse stata piu’ efficace di quella di Novi?
Convocare una conferenza ufficiale con i Direttori dei giornali locali e le autorita’ locali non avrebbe dato piu’ risalto sia all’operato del Comune che alle eventuali richieste di approfondimento? Non avrebbe stimolato di piu’ i propri concittadini?
Un “collage” delle opere concretizzate od avviate puo’ avere la stessa efficacia, per una giunta comunale, di un incontro ufficiale con i giornalisti locali e le autorita’?
Va messo in preventivo anche il timore di dover affrontare pubblicamente l’argomento ospedale con le conseguenti critiche inevitabili ed in parte giuste che potrebbero essere mosse tanto al Sindaco di oggi quanto al Sindaco di ieri. O lo abbiamo gia’ dimenticato come sembrerebbe dal disinteresse generale?
Affrontare le critiche fa parte del lavoro di un manager altrimenti non abbiamo manager ma semplici burocrati. E non e’ la stessa cosa.
Quindi? Il dr. Bardone ha impresso una svolta, certo non risolutiva ne potrebbe esserlo ne lo si puo’ pretendere, che necessita’ di continuita’ soprattutto, anche sostituendo chi non e’ al passo con le Sue idee, ma anche di una maggior attenzione e partecipazione attiva e seria dei propri amministrati. E’ un Suo diritto. Possiamo dire al Sindaco che ignora le istanze del propri concittadini ma se i concittadini si voltano da altre parti cosa gli possiamo addebitare?
Se e quando si riparte dal fondo le maniche se le debbono rimboccare tutti e le mani tutti se le debbono sporcare lavorando per il futuro di una citta’ che oggi e’ ridotta allo stremo dalla politica di questi ultimi vent’anni certo ma anche da Cittadini che ritenevano di poter coltivare per sempre il proprio orticello e non si sono accorti che i vicini di casa, Novi e Tortona, sono andati avanti pur con le stesse difficolta’ di Tortona a spese di Tortona naturalmente.
La torre del castello cosa simboleggia? Un rudere a custodia di una citta’ dormiente oppure viva e proiettata verso il domani?
Cordiali saluti.
Lettera Firmata