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Venerdì 16 dicembre al Castello di Casale Monferrato inaugura “Re/Turning Out”


Sarà inaugurata venerdì 16 dicembre alle 17,30 nelle sale del secondo piano del Castello Paleologo di Casale Monferrato la mostra “Re/Turning Out”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Casale Monferrato in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Regione Piemonte secondo un progetto curatoriale di Daria Carmi.

Seguirà il momento inaugurale un brindisi con i vini del Monferrato Casalese.

L’esposizione è realizzata con opere di Armando Andrade Tudela, Rosa Barba, Etienne Chambaud, Keren Cytter, Gintaras Didžiapetris, Sam Durant, Cyprien Gaillard, Robert Kuśmirowski, Josephine Meckseper, Tom Molloy, Lisa Oppenheim e Dahn Vo facenti parte della collezione FRAC (Fondo Regionale Arte Contemporanea).

La si potrà visitare gratuitamente fino al 5 marzo 2017 ogni sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

 

Dichiara l’Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte Antonella Parigi: «Questa esposizione conferma quanto la cultura possa rappresentare un eccezionale impulso per lo sviluppo e contribuire alla ridefinizione di un territorio, com’è quello di Casale Monferrato, che continuando a investire sta riuscendo a fare di questo settore un elemento di identità. Un rilancio che coinvolge anche l’importante patrimonio artistico che, come Regione Piemonte, abbiamo promosso con il Fondo Regionale di Arte Contemporanea».

 

 

Re/Turning Out: per saperne di più

 

L’importante patrimonio artistico della collezione FRAC – sia per quanto riguarda i suoi contenuti artistici che come modello di produzione culturale – nato in seno alla Regione Piemonte e affidato alla gestione di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, raccoglie i lavori di trentacinque artisti e si presta a molteplici possibilità interpretative.

 

Il Castello di Casale Monferrato con “Re/turning Out” ha la possibilità di ospitare una mostra di altissimo livello in un allestimento appositamente studiato per i suoi ambienti.

 

In esposizione ci sono le opere di dodici artisti, scelte utilizzando le linee guida formate dai concetti di democrazia, diritti, verità e libertà.

La mostra si propone di sollevare domande facendo affermazioni.

Il punto di partenza è il nome dell’esposizione stessa. Il verbo “to turn out”, solitamente seguito dal  verbo essere (to be), designa il cambiamento di percezione, nel tempo, di qualcosa o qualcuno. Non si tratta di una mutazione dell’osservato ma dell’osservante.

 

Re/Turning Out amplifica il processo di trasformazione indicandolo come in movimento perpetuo, costantemente in atto, un invito per il fruitore ad abbandonarsi al gioco di ruolo che il percorso espositivo propone, lasciandosi trasportare da un mondo all’altro, da un’emozione all’altra, da un’identità all’altra.

 

La mostra è suddivisa in quattro aree tematiche che, come ruoli e vissuti interscambiabili, offrono al visitatore la possibilità di abbandonare il punto di vista della propria consuetudine per vivere altre vite.

 

L’ospite è accolto dai lavori di Cyprien Gaillard, Lisa Oppenheim e Etienne Chambaud come da una porta aperta su un luogo che pensa di riconoscere ma che è anche estraneo, esotico, alieno. Quali forme di vita lo abitano? Dove ci si pone rispetto a questo mondo? Si tratta del mondo a cui apparteniamo?

 

Le opere di Robert Kuśmirowski, Gintaras Didžiapetris, Keren Cytter e Rosa Barba, in scena con noi e per noi, chiedono di assumere un ruolo: regista, attore, sceneggiatore. Obbligano a confrontarsi con memorie personali, immaginazione e subconscio collettivo alla ricerca di un significato valido almeno per se stessi.

 

Lo spostamento, la trasformazione interna ed esterna al soggetto, è un tema importante per Danh Vo, Armando Andrade Tudela e Sam Durant, che dando voce ad un vissuto personale restituiscono la possibilità della pluralità.

L’essere qui e ora è determinato dalla sola strada che si è percorsa ma la vita avrebbe potuto riservarci altre infinite, ignote, anche indicibili, variabili.

 

Qual è l’oggetto del desiderio che fa procedere nell’ essere parte di una società costituita? I lavori di Tom Molloy e Josephine Meckseper parlano di diritti universali, pace, giustizia e democrazia. Come si può fare oggi a rendere risposte ancora possibili?

 

Re/Turning Out (16 dicembre 2016 – 5 marzo 2017)

Castello del Monferrato, secondo piano

Sabato, domenica e festivi

Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19

Ingresso gratuito

Info: 0142 444330

 

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