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Tre italiani arrestati dai Carabinieri di Bordighera per estorsione ai danni di una ditta


Nelle prime ore di ieri mattina, militari della Compagnia di Bordighera, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa svolta nel periodo maggio – dicembre 2016 nei confronti di tre soggetti di origine italiana, hanno proceduto all’esecuzione di tre misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Imperia a carico di Riccardo Volanti, 49enne (in carcere), Tiziano Bencivenni, 51enne (in carcere) e Giovanni Ingrasciotta, 56enne (arresti domiciliari) poiché resisi responsabili, in concorso tra loro, dei reati di estorsione aggravata e fabbricazione, detenzione e porto di armi da guerra (molotov) ed incendio.

Sono stati inoltre perquisiti, alla presenza del P.M. titolare delle indagini, tre studi legali in uso al primo degli arrestati, ubicati in Genova ed Albenga.

Le indagini che hanno consentito l’emissione delle misure cautelari anzidette, sono scaturite da tre incendi dolosi occorsi in Strada Termini n.19 di Ospedaletti (IM) in danno di un immobile di proprietà della società ARTE di Genova, una porizione del quale era abitata da un’anziana signora. I primi due incendi sono stati appiccati in orario notturno nei giorni 31 marzo e 26 aprile 2016. Il terzo,  in pieno giorno,  alle ore 10.30 del 1° maggio 2016,  con l’utilizzo di una bottiglia molotov scagliata contro una  finestra della predetta abitazione. Non c’è stato – fortunatamente – alcun ferito ed i danni sono stati importanti solo nell’ultimo episodio.

Comunque, fin dai primi giorni è partita l’attività di ricerca di fonti di prove e riscontri, incentrata sull’analisi di ore ed ore di filmati di telecamere di videosorveglianza nonché all’ascolto dei residenti nell’area, ritenuti potenziali testimoni. L’analisi dei filmati dell’impianto di videosorveglianza comunale dell’ultimo episodio incendiario, ha consentito ai militari di rinvenire nei pressi di un cassonetto della nettezza urbana, ubicato a qualche centinaio di metri dall’abitazione de quo, altre sei bottiglie molotov pronte per l’utilizzo e, da qui, risalire al percorso compiuto dai correi, individuarne il veicolo e approfondire le interrelazioni tra i soggetti coinvolti.

Da un’attenta verifica della situazione urbanistica/commerciale dell’immobile parzialmente incendiato, si appurava che, seppur in condizioni fatiscenti, era stato messo all’asta e che interessato all’acquisto, per conto di clienti terzi, era il citato Volanti.  Emergeva inoltre che la permanenza dell’anziana signora all’interno dell’abitazione, ostacolava la conclusione delle trattative e la conseguente corresponsione per la mediazione immobiliare, quantificata in 50-60 mila euro.

I destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere sono stati accompagnati alle carceri di Imperia e Sanremo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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