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Il Prefetto insiste per mettere migranti nel Golfo Dianese, solo Cervo risponde ok, da tutti gli altri comuni un secco NO


Sui migranti arriva l’aut-aut del prefetto di Imperia ai sindaci del Golfo Dianese che dopo gli incontri verbali avvenuto a novembre devono confermare per iscritto le loro intenzioni e le posizioni a quanto pare non sono cambiate: tranne il sindaco di Cervo, Gianpaolo Giordano, disponibile ad accogliere 5 migranti negli ex spogliatoi della squadra di calcio, dove adesso c’è un deposito di attrezzature comunali, tra il campo sportivo e il “guado” che porta a San Bartolomeo al Mare, tutti altri confermano il loro diniego.

Un secco NO arriva soprattutto dai sindaci dei tre comuni più popolati del Golfo: Diano Marina, San Bartolomeo e Diano Castello. I tre rispettivi sindaci che da soli rappresentano quasi il 70% degli abitanti di tutto il Golfo e sono seguiti a ruota dagli altri tre comuni (Diano san Pietro, Diano Arentino e Villa Faraldi) non hanno dubbi in proposito e sono pronti a fare qualsiasi cosa pur difendere la loro autonomia ma soprattutto il parere dei rispettivi abitanti contrari ad ospitare profughi e migranti, anche perché non hanno a disposizione locali all’uopo.

Il Prefetto Silvana Tizzano ha chiesto che i Comuni si impegnino a rispondere celermente per iscritto sull’eventualità che vi siano strutture in cui poter ospitare i migranti e quasi tutti i sindaci hanno ribadito la loro risposta negativa

“La ricognizione è stata fatta – dicono in tre cittadini in coro – e non abbiamo riscontrato locali idonei da poter segnalare al Prefetto.”

Una posizione netta e chiara già evidenziata verbalmente e anche con dichiarazioni ad Oggi Cronaca che non lasciano dubbi in proposito.

Strutture non reperibili a parte è proprio la presenza dei migranti a preoccupare i primi cittadini.

Giacomo Chiappori conferma che a Diano Marina non ci sono strutture di proprietà comunale adatte per ospitare profughi e migranti e cercarle fra i privati non è un compito dell’Amministrazione Comunale; Valerio Urso conferma che assieme ai funzionari del Comune di San Bartolomeo sono stati esaminati gli edifici nella disponibilità pubblica ma non ne è stato trovato nessuno che possa soddisfare i requisiti richiesti per la sicurezza e per il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Secondo Urso, comunque  la gestione dei migranti creerebbe problemi per una zona a vocazione turistica come San Bartolomeo.

Anche il sindaco Romano Damonte conferma che a Diano Castello la ricognizione sui possibili edifici adatti ad ospitare profughi e migranti ha dato esito negativo.

 

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