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Nel 2016 il fatturato della Volpedo Frutta ha superato i 3 milioni di euro


Questo storico risultato raggiunto nel 2016 è dovuto all’utilizzo di fondi europei dell’O.P. dal 2006 ad oggi per migliorare le tecniche colturali, recuperare terreni incolti e mettere a dimora nuovi impianti, in altre parole fondi europei destinati alla Volpedo Frutta e da questa investiti sul territorio su aziende del territorio, per aumentare il fatturato di 140 famiglie del territorio.

Questi investimenti hanno anche generato in Volpedo Frutta 20 posti di lavoro e circa altri 20 presso le aziende associate. Sono ovviamente posti stagionali, perché la Volpedo Frutta apre a maggio e chiude a novembre, quando sono finiti i prodotti del territorio.

Questo dimostra ancora una volta che i fondi europei, 600.000 € dal 2006 ad oggi, possono fare miracoli se non vengono utilizzati in studi di poca utilità che generano consulenze fini a se stesse.

Questo risultato sarebbe stato ancora migliore senza la presenza in zona di troppi caprioli e cinghiali che rendono problematica la crescita di nuovi frutteti, inoltre la gelata del 05 e 06 marzo ha distrutto il 60% della produzione di albicocche e il 30% della produzione di pesche.

I prezzi sono leggermente aumentati sia nel 2015 che nel 2016, ma non sono ancora adeguati all’altissima qualità dei prodotti del territorio. I costi di produzione sono in continuo aumento soprattutto a causa di una burocrazia che non si riesce a ridurre ma anzi continua ad aumentare caricando sulle aziende costi che non esistono in nessuna parte di Europa.

La produzione del 2016 è stata di ottima qualità per albicocche, pesche, pomodori, susine, pere e mele. Abbiamo avuto qualche problema su fragole e ciliegie a causa delle frequenti piogge di maggio.

Le aziende associate quindi sopravvivono ma non navigano nell’oro, perché anche noi sentiamo il morso della globalizzazione, che ha di fatto consentito il trasferimento in altri stati delle nostre migliori industrie, generando una spaventosa disoccupazione e l’arrivo in Italia di derrate alimentari a prezzi assurdi che stanno mettendo in ginocchio anche la nostra produzione agricola di eccellenza, (ne sanno qualcosa i produttori di frumento, olive e pomodori).

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