Da una lettera inviata in questi giorni dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Comune di Imperia ieri sera si è appreso che l’ex caserma Crespi, in centro città a Imperia, verrà destinata ‘a sistemazione alloggiativa per gli immigrati’. E’ prevista una sistemazione parziale delle ex scuderie della caserma per un esborso di 800 mila euro.
«Secondo il commissario all’Immigrazione della Ue – spiega Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria – l’80% dei migranti che arrivano in Italia risultano irregolari. Pertanto, considerato che nelle ex scuderie della caserma Crespi verranno ospitati circa 120 immigrati, in centro città a Imperia avremo quasi cento clandestini e solo una ventina di profughi che hanno diritto all’assistenza.
Si tratta di un insediamento inaccettabile per il territorio, già martoriato dall’emergenza al confine e questa decisione rappresenta una scelta sbagliata perché destinata a minare la sicurezza sociale e sanitaria dei cittadini.
Non è la prima volta che interveniamo sulla questione, ma da Roma sono sordi a qualsiasi esigenza della nostra provincia. Questa scellerata decisione, infatti, è stata presa senza il consenso di Regione Liguria e senza consultare gli amministratori locali. In sostanza, si è trattato di un accordo tra il Prefetto e il Sindaco Carlo Capacci. Le imposizioni dall’alto non faranno altro che creare malumori, proteste e disagi fra i residenti, del tutto contrari all’immigrazione senza regole.
Il primo cittadino di Imperia ha dichiarato che l’edificio destinato ad ospitare gli immigrati si trova in un luogo dal basso impatto ambientale, vicino alla caserma dei vigili del fuoco, senza abitazioni confinanti. Ma non è così perché la caserma, che fino al 1975 veniva usata come sede dell’89° Reggimento Fanteria Salerno, in realtà sorge nel centro città e comunque vi sono abitazioni circostanti, facilmente raggiungibili dagli immigrati irregolari lasciati liberi di girare per le nostre strade senza controlli. Non è tutto.
Non si capisce per quale motivo il Ministero non abbia ritenuto di destinare gli 800 mila euro e parte della caserma per soddisfare le richieste dei vigili del fuoco, auditi nei mesi scorsi in Regione, che chiedevano di effettuare lavori di ammodernamento per offrire un servizio migliore alla cittadinanza. Secondo noi i fondi e le strutture a disposizione bisogna sfruttarle per il bene di tutti e non per creare tensioni sociali, pericoli sanitari ed alimentare business degli immigrati in cui ci guadagnano coop bianche e rosse».