I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per truffa un cittadino italiano di 52 anni, residente in provincia di Imperia, pluripregiudicato anche per fatti analoghi. L’indagine prendeva spunto dalla denuncia presentata a fine novembre di quest’anno da un uomo del posto il quale riferiva che giorni prima, navigando su un sito di vendite online, aveva visto in vendita un autocarro al prezzo di 4200 euro e aveva deciso di acquistarlo visto che il prezzo era conveniente.
L’uomo contattava il venditore su un numero di cellulare trovato nell’annuncio e quest’ultimo gli fissava un appuntamento in provincia di Cuneo per visionare il mezzo, chiedendo però un anticipo di 250 euro come caparra. Riceveva quindi le copie del documento di identità del venditore ed effettuava la ricarica su una carta postepay di cui aveva ricevuto il numero. Il venditore però, con delle scuse, diceva di non poter mostrare l’auto in vendita per il giorno concordato perché affermava che la moglie era comproprietaria dei veicolo, ma chiedeva ulteriori 640 euro per il passaggio di proprietà, che venivano accreditati dalla vittima sulla stessa carta postepay.
Il venditore però con la scusa che la moglie doveva andare via di casa e voleva la metà del prezzo di vendita, chiedeva alla vittima ulteriori 1250 euro che l’uomo versava sulla postepay, senza ancora dubitare del fatto che potesse essere una truffa. Il venditore mandava alla vittima con il telefono anche una foto di un talloncino relativo a un passaggio di proprietà effettuato a nome di quest’ultimo, ovviamente falso, facendogli credere che le pratiche burocratiche erano già concluse, chiedendo ulteriori 300 euro prima del saldo finale all’atto della consegna del veicolo. La vittima però parlando con un amico delle lungaggini nell’acquisto del mezzo, veniva messo sull’avviso che probabilmente era vittima di una truffa e si recava quindi all’ACI dove, con una rapida visura, si rendeva conto che il mezzo non era affatto intestata a lui, ma a un uomo della provincia di Brescia. Poiché nel frattempo il venditore era sparito e non rispondeva più al telefono, alla vittima, capito quanto accaduto, non restava che presentava la querela e avevano così inizio gli accertamenti. I militari verificavano quindi che il numero di telefono contattato e il numero di postepay fornito erano appartenenti al 52enne che veniva pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa.