È uno scandalo! Sinceramente reputo paradossale la situazione che stanno vivendo i Comuni e i cittadini delle Province di Alessandria e Asti che hanno subito i pesanti danni dell’alluvione del 2016. Il Consiglio dei Ministri, con deliberazione del 16 dicembre 2016, ha escluso le due province dalla dichiarazione di apertura dello Stato di Calamità che porterà in Piemonte 51milioni di euro di fondi ma solo, ad oggi, per le province di Torino e Cuneo. Tutto questo aggrava ancora di più la situazione per quanto riguarda i privati perché chi aveva l’assicurazione, non avendo vista riconosciuta l’apertura dello Stato di Calamità, non può neppure utilizzarla. Chiamparino aveva dichiarato che i 10milioni stanziati dalla Regione sarebbero stati usati per le due province non inserite nello stato di calamità ma invece la determina dirigenziale del 23 dicembre sancisce che ad Asti e Alessandria sono stati impegnati appena 1,5 milioni di euro a fronte di 6 milioni di danni subiti mentre la restante parte, in modo del tutto disomogeneo e ingiusto alla luce dei 51mlioni stanziati già per i loro danni, va nuovamente a coprire i costi subiti da Torino e Cuneo “. A sostenerlo il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Berutti che dall’inizio del mandato ha concentrato la sua azione politica nella semplificazione e nell’ottimizzazione delle norme in materia di risarcimento danni da eventi naturali.
“Di fatto – spiega il consigliere di Forza Italia – il centrosinistra nazionale e locale ha voltato le spalle alle province di Asti e Alessandria lasciando le famiglie, gli imprenditori e i Comuni coinvolti a combattere da soli contro gli ingenti danni subiti. Ho presentato una interrogazione urgente per comprendere quali siano le motivazioni dell’esclusione sia nazionale sia locale dal riparto delle risorse. Durante la discussione del documento sosterrò che reputo opportuno che la Giunta pensi a trovare una soluzione tecnica per recuperare dai 51 milioni gli altri 8,5 ad oggi impegnati sulle province di Torino e Cuneo per ribaltarli su Asti e Alessandria e che poi, in Conferenza Stato Regioni, il Piemonte dia battaglia per aggiungere le due province escluse nello Stato di Calamità da parte della protezione civile al fine di tutelare anche tutte quelle imprese che sono state inizialmente esortate ad assicurarsi ma che grazie a leggerezze di questo genere oggi si trovano in balia di scelte scellerate“.