Se ci fosse un oscar per il teatro, il premio per la miglior attrice protagonista, lo avrebbe certamente vinto lei, Valeria Solarino, per la grande interpretazione di Antonietta nella commedia “Una Giornata Particolare” di Ettore Scola andata in scena al teatro Civico di Tortona martedì sera.
La Solarino veste i panni che furono di Sofia Loren, nell’omonimo film di Scola realizzato nel 1977 ma non fa affatto rimpiangere l’attrice icona del film italiano, anzi.
Il personaggio che interpreta è sicuramente all’altezza e in alcuni passaggi forse addirittura superiore a quello della Loren.
Valeria Solarino, bella attrice torinese di 37 anni, si imbruttisce, cammina gobba sulla scena, impreca, parla in siciliano stretto che ha imparato grazie al padre (la madre è torinese e lei ha quasi sempre vissuto nel capoluogo piemontese) e addirittura piange lacrime vere sulla scena, lacrime che colano sul serio sulle guance e occhi che rimangono lucidi per molto tempo. Forse chi era distane non le ha viste ma noi che eravamo a pochi metri dall’attrice abbiamo potuto notarle e apprezzare l’intensità di una grande interpretazione della torinese che ha cercato di dare il suo tocco di personalità al personaggio, anche per renderlo leggermente diverso
«Quando sono stata scelta per interpretare il ruolo che fu di Sofia Loren – dice Valeria Solarino – ho pensato a un azzardo e ai paragoni che il pubblico avrebbe fatto tra la Loren e me. Lei è una diva grandiosa con cui non posso misurarmi, ma il parallelo è inevitabile. La mia Antonietta è una donna disfatta e, per sottolineare la distanza dalla precedente, ho calcato sull’accento siciliano».
Ottima anche l’interpretazione di Giulio Scarpati nel ruolo che fu di Macello Mastroianni. Anche lui ha voluto dare un tocco diverso al personaggio facendosi crescere i baffi in modo che “Gabriele” potesse fingere quella mascolinità che un omosessuale come lui non poteva avere.
I due protagonisti hanno ricevuto scroscianti applausi e al termine delle rappresentazione si sono intrattenuti col pubblico tortonese in una simpatico rinfresco post-evento, alla presenza anche del sindaco Gianluca Bardone e di tanti tortonesi.
Una bella consuetudine già realizzata in alcuni precedenti spettacoli che merita di essere ripetuta e consente a tanti appassionati di teatro di conoscere gli attori e di parlare direttamente con loro abbattendo la distanza tra palcoscenico palchi e platea.
E’ una delle tante differenze che rende questa prima stagione gestita dal Comune di un livello decisamente superiore a quelle degli ultimi anni.
Angelo Bottiroli