Non solo la solidarietà alle aziende del centro Italia colpite dal terremoto ma il pensiero a quelle del territorio provinciale messe durante alla prova a causa della recente alluvione.
E poi la guerra del grano, i contratti di filiera e la ricerca di nuove prospettive di mercato.
Il Consiglio Direttivo che si è svolto a Cascina Cabella di Casalnoceto è stata l’occasione per un momento di confronto importante, organizzato per fare il punto sul 2016 che ci si lascia alle spalle e presentare la progettualità in cantiere per il nuovo anno che si preannuncia ricco di iniziative, tutte finalizzate a garantire reddito e competitività alle imprese.
Innovazione è stata la parola che ha scandito la serata, durante la quale sono state ripercorse le tappe del Tour delle Raegioni del Cuore e le battaglie portate avanti da Coldiretti durante l’anno, in difesa del vero prodotto Made in Italy.
Con i dirigenti il presidente Roberto Paravidino ha sottolineato come “grazie alla all’impegno di Coldiretti siano stati evitati tutta una serie di aumenti di costi e riduzione di risorse, e viceversa, sia stata attivata una considerevole leva fiscale”.
“Rimangono tantissime altre cose da affrontare e risolvere per ridare redditività alle imprese e prospettive di sviluppo – ha detto il presidente Paravidino – ma nessun altro settore ha visto nel giro di un paio d’anni riconoscere il proprio ruolo non solo produttivo, ma di soggetto interconnesso con la società nel presidiare il territorio, conservare l’ambiente, assicurare la sicurezza alimentare, salvaguardare la biodiversità, mettere in positivo le esperienze, le tradizioni, la memoria collettiva e diventare uno dei perni del “Made in Italy”.
Risultati che iniziano ad arrivare grazie agli effetti di quelle regole, condivise con i cittadini, che sono necessarie per fare chiarezza su cosa portiamo ogni giorno in tavola, attraverso etichette sempre più trasparenti e con l’indicazione chiara dell’origine esplicita, in grado di riscrivere le dinamiche con le industrie e la grande distribuzione.
“Intuizioni, progetti, impegni e cuore che Coldiretti ha messo da anni a servizio dell’agricoltura e dei cittadini, scommettendo sulla trasparenza, sulla legalità, sulla sicurezza, sul vero Made in Italy che parte dalle aziende agricole e dalle stalle italiane.- ha aggiunto il presidente Paravidino – Un percorso che deve proseguire e che vedrà la principale associazione agricola italiana, ripensare al proprio modello organizzativo e di assistenza alle imprese, per essere più vicini e presenti al fianco dei soci, un percorso che in particolare i giovani, soprattutto gli “under 30” di Giovani Impresa, dovranno anche affrontare come parte dirigente e di rappresentanza delle imprese agricole”.
Complessivamente il settore ha scontato la situazione di crisi economica generale, il calo dei consumi, l’aumento dei costi di produzione e l’andamento quasi sempre insoddisfacente della remunerazione delle produzioni all’origine ma per il 2017 una certezza su tutte: massima consulenza alle imprese e grande attenzione alle filiere, a quelle già realizzate nel settore dei cereali e delle nocciole che stanno dando concreti risultati economici e a quelle attualmente in cantiere.