L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha illustrato oggi i dati di attività del servizio118, alla presenza della nuova responsabile, la dottoressa Egle Valle, direttore del dipartimento interaziendale: medico anestesista dell’ospedale Maggiore di Novara, con una lunga esperienza sul campo (è da anni responsabile della centrale operativa di Novara), sostituisce il dottor Danilo Bono, da maggio direttore generale dell’Asl Cn2, che ha lungo ricoperto l’incarico di responsabile regionale del 118.
Con lei a guidare il team 118, i responsabili medici ed infermieristici delle 4 centrali operative: 1 a Torino, 1 a Cuneo, 1 per Alessandria ed Asti ed 1 per Novara, Vercelli, Biella e Vco.
In totale sono 500 gli infermieri e 240 i medici che lavorano per il 118, oltre ai 20mila volontari che garantiscono la continuità del servizio 365 giorni all’anno.
Per l’assessore della Regione Piemonte, Antonio Saitta: “Il 118 è un esempio di eccellenza sanitaria. Il suo modello organizzativo, basato sul quadrante, la stabilizzazione del personale, l’incremento dell’utilizzo dell’elisoccorso dimostrano l’attenzione dell’amministrazione per un servizio che qualifica e caratterizza in positivo tutta la sanità regionale.”
Bono e Valle hanno presentato i dati: nel grafico dei flussi emerge, nel tempo, una diminuzione delle chiamate al 118. Si tratta di 30 mila chiamate all’anno, il che significa una migliore appropriatezza nella gestione del numero 118 da parte dell’utenza ed anche che il sistema si è meglio organizzato per accogliere i numeri del territorio.
Nei flussi si notano anche gli orari nei quali si condensano le chiamate. Il picco è sempre tra le 0 e le 11 del mattino, poi piatto costante fino alle ore serali quando c’è un altro leggero picco di chiamate ma inferiore a quelle del mattino. Infine, pochissime chiamate nel corso della notte.
La parte più considerevole degli interventi avviene per i codici verdi con il 64% seguito dai gialli con quasi il 26% del totale e i rossi che rappresentano il 5,2%. I codici bianchi si attestano sul 4,2% nel 2016 con un leggero calo rispetto agli anni precedenti.
La maggior parte degli interventi avviene per patologie cardiocircolatorie, seguono altre patologie miste, le traumatiche e le neurologiche.
Il maggior numero di interventi avviene in casa (cadute, incidenti domestici, malori e altro) poi ci sono gli incidenti per strada (auto, investimenti ma anche malori e altro). Oltre 13mila sono le chiamate provenienti da esercizio pubblico (bar, discoteche, centri commerciali ecc). Tante anche le chiamate che arrivano dalle scuole (il più delle volte piccoli traumi ma anche casi di intossicazione), mentre sono anche tante quelle provenienti quelle dagli impianti sportivi.
Dalla tabella emerge un incremento degli interventi da parte dell’elisoccorso, dovuto anche ai voli notturni e all’aumento delle elisuperfici con abilitazioni notturne.
Sono diminuiti gli interventi con il mezzo di base e anche in modo sensibile quelli del mezzo soccorso avanzato (con medico a bordo).
Attualmente sono 60 le aree attrezzate per il volo notturno. La prossima area sarà a Prazzo (CN), poi Domodossola e Gattinara entro la fine dell’anno e Asti nel 2017.