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Anche l’ex vice sindaco di Diano Marina si lamenta della nuova stazione e conferma quanto scritto da noi il 15 dicembre

La sala d'aspetto chiusa

Riportiamo di seguito un post pubblicato da Elio Novaro sulla sua pagina Facebook che racconta una disavventura che riguarda la nuova stazione di Diano che lo ha visto sfortunato protagonista.

 

La nuova stazione ferroviaria del Golfo Dianese:”Il deserto del Tartari”.

E’ il giovedì mattina che precede il Natale. Sono le ore sette ed attendo presso la nuova stazione ferroviaria, l’arrivo dell’Intercity Ventimiglia-Roma. Con me, in attesa, un folto gruppo di studenti ed alcune persone di media età che, per sottrarci all’aria gelida mattutina, decidiamo di “bivaccare” nell’area di ingresso del nuovo stabile visto che, al momento – e non so se nel prossimo futuro ci sarà – non esiste alcuna sala di attesa.(Esiste come vedete nella foto ma è da completare e chiusa – ndr)

Mentre la gioventù studentesca si diletta con i propri smartphone, alcune persone sono alla ricerca del bar, ma invano: non è previsto !!. Cercavo allora le macchinette automatiche self-service che distribuiscono caffè e generi di sussistenza, ma anche queste non esistono !!. Altre persone che, con molta probabilità hanno problemi di prostata, sono alla ricerca dei servizi igienici: assenti anche quelli !!. A questo punto, dopo essersi scambiati uno sguardo di complicità collettiva, decidono di soddisfare le proprie necessità urinarie all’aperto, nell’area di parcheggio auto. (a proposito. ma per l’ASL Imperiese va bene così?). Questo credo avvenga quotidianamente e di certo rappresenta una immagine deplorevole sia per il Golfo Dianese che per l Ferrovie dello Stato. A questo punto è caso di dedicare un pensiero anche alla principale arteria che collega le cittadine del golfo, alla nuova stazione ferroviaria. Strada di competenza di tre Comuni: Diano Marina, Diano Castello e Diano San Pietro che, ben si sono guardati dal tempificare in anticipo sull’apertura della nuova stazione, interventi di manutenzione e messa in sicurezza. Percorrerla è una desolazione terrificante !!. Manto stradale pieno di buche e avallamenti, mancanza di segnaletica orizzontale, non esistono strisce bianche che delimitino l’ampiezza della carreggiata e tanto meno la mezzeria stradale. Mancanza di protezione lato torrente San Pietro con presenza di erbacce e rifiuti abbandonati in più punti. Illuminazione carente su tutto il percorso, con la presenza di qualche palo Enel oltre il bordo strada, che rappresenta un grave pericolo per la viabilità, specie nelle ore notturne. Unica nota positiva, l’arrivo dell’Intercity in perfetto orario sia a Diano che a fine corsa.

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