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Anche gli studenti dell’istituto “Ruffini-Aicardi” di Taggia a “Cervo in blu…d’inchiostro”

Con “Cervo in blu … d’inchiostro” è iniziata domenica a Cervo la grande rassegna letteraria d’autore con la partecipazione attiva studenti e insegnanti del territorio.
Il 18 dicembre data di inizio di questa prestigiosa rassegna letteraria è a suo modo un giorno significativo. Ricorrono infatti i dieci anni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea della Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (18 dicembre 2006). Con questo atto, com’è noto, i paesi membri venivano sollecitati a un comportamento giudicato più rispondente nell’ambito della formazione e dell’educazione agli interessi comuni dell’Unione Europea.

“E’ in questo quadro – dice Sergio maria Conti direttore dell’istituto Ruffini-Aicardi di Taggia – che il nostro Istituto professionale intende incamminarsi su una strada nuova e permettetemi di dire europea. Quando si dice che l’Italia ha un numero di laureati inferiore alla media in Europa forse è anche perchè viviamo in un tipo di educazione scolastica che tende a discriminare, non motivando i ragazzi degli Istituti tecnici e professionali a una scelta culturalmente più appagante come potrebbe essere quella di un ciclo universitario. La nostra partecipazione a questi 8 2 grandi incontri letterari, dati questi presupposti, ci sembra che intervenga appieno su uno dei nodi problematici e più discutibili della scolarità in Italia. I nostri studenti si troveranno davanti a grandi sfide ambientali, economiche, a nuovi modelli culturali con cui dovranno competere e per farlo avranno bisogno di leve critiche, di strumenti culturali forti con i quali sostenersi. Dal rapporto con gli elementi della natura, con la concretezza della terra, nasceva 2500 anni fa la filosofia Greca e io ho sempre pensato che questa relazione, il rapporto con la terra per noi insegnanti di un istituto agrario e per gli studenti sia di tale importanza e venga vissuto così intensamente e in modo ricco che ci rende tutti un po’ filosofi e come tali anche umanisti perché il centro di tutto è sempre l’umanità. Per questo è tempo che ogni forma di cultura sia essa umanistica o scientifica venga accolta con entusiasmo e implementata nell’esperienza formativa dei nostri Istituti. Lasciatemi ricordare, infine, la nostra tradizione.”

L’Istituto Domenico Aicardi di Sanremo offre da oltre 50 anni, nel settore della agricoltura, una formazione scientifica e professionale d’eccellenza e accanto al tradizionale indirizzo floricolo, l’istituto prepara gli studenti a svolgere professioni nel settore agrario e ambientale con particolare riferimento alla realtà del territorio.

Le foto sono di Marcello Nan.

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