Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
Ormai con cadenza settimanale si torna a parlare di sicurezza; purtroppo ci si abitua col tempo anche alle situazioni piu’ deleterie.
Come premessa va detto, a mio parere, che pretendere che le forze dell’ordine controllino tutto il territorio costantemente e’ impensabile ed ingiusto pretenderlo ma va anche sottolineato che l’indifferenza della popolazione, oggi forse meno di ieri ma in ogni caso molto alta, aiuta di fatto i malviventi e non le forze dell’ordine.
L’argomento e’ spesso affrontato sui giornali locali e le pagine web ma forse sarebbe il caso di chiedersi con quali risultati concreti.
La cosa che mi colpisce di piu’ e’ che sempre piu’ spesso, come segnalato precedentemente, molto se ne parla pero’ non ci si domanda a quante persone arriva il messaggio trasmesso. Il punto e’ questo. Un messaggio “pubblicitario” va misurato altrimenti rimane fine a se stesso.
Saro’ ripetitivo ma se in tanti comuni piccoli e grandi, Ivrea e circondario-pavese-Serravalle o Arquata ecc, i Carabinieri soprattutto sono scesi in campo per parlare di sicurezza/truffe agli anziani ecc direttamente durante le messe, solo come esempio in quanto le scuole sono a mio avviso altrettanti luoghi adatti ad “informare” come tutti i luoghi dove si socializza, un significato l’avra’ oppure no?
L’esperienza insegna che entrare in contatto diretto con i possibili bersagli trasforma il “messaggio” in un piu’ concreto stimolo atto a far innalzare il livello di attenzione dei coinvolti.
Ed avere un alto livello di attenzione, al contrario dell’indifferenza, aiuta le forze dell’ordine concretamente.
Cordiali saluti
Lettera Firmata