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Stanziati 1 milione 700 mila euro nel Ponente ligure per l’adeguamento sismico di edifici strategici

La Giunta delal regione Liguria dà il via libera a 7 interventi a Ventimiglia, Prelà, Triora, Pieve di Teco, Rezzoaglio, Carro e Follo. I finanziamenti serviranno per l’adeguamento strutturale di edifici strategici per la Protezione civile, come quelli sedi di centri operativi comunali o misti che svolgono funzioni essenziali durante le emergenze

Via libera da parte della Giunta regionale ligure al piano di interventi strutturali di adeguamento sismico degli edifici strategici pubblici con uno stanziamento di oltre 1 milione e 750mila euro. È stato deciso oggi su proposta dell’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. Sette gli interventi approvati a favore dei Comuni di Ventimiglia (IM), Prelà (IM), Triora (IM), Pieve di Teco (IM), Rezzoaglio (GE), Carro (SP), Follo (SP).

I finanziamenti serviranno per l’adeguamento strutturale di edifici strategici per la Protezione civile, come quelli sedi di centri operativi comunali o misti che svolgono funzioni essenziali durante le emergenze. I finanziamenti che provengono da vecchie graduatorie di fondi del Dipartimento Nazionale della Protezione civile, sono stati così suddivisi: 280mila euro al Comune di Ventimiglia, 220mila euro al Comune di Prelà, 190mila euro al Comune di Triora, 485mila euro al Comune di Pieve di Teco, 330mila al Comune di Follo, 125mila al Comune di Rezzoaglio e 120mila al Comune di Carro.

“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a rimettere in circolo e a sbloccare risorse di vecchie graduatorie di fondi della Protezione civile per mettere in sicurezza edifici pubblici strategici – spiega Giampedrone –. In totale sono sette i progetti di adeguamento sismico selezionati, tenendo conto sia della progettazione arrivata in Regione, sia della necessità di dare una risposta a territori ad alto livello di rischio sismico, collocati soprattutto nelle zone del levante e del ponente ligure. Questa è la dimostrazione che quando i Comuni affrontano le emergenze con lungimiranza, preparandosi e predisponendo progetti adeguati per il loro territorio, riescono anche ad intercettare risorse per poter affrontare le emergenze con maggiore responsabilità, agendo sulla prevenzione”.

“Si tratta comunque – conclude Giampedrone – di risorse limitate e mai sufficienti per intervenire in un settore così delicato come quello sismico, come confermano, ancora una volta, gli eventi drammatici degli ultimi giorni. Pertanto sarebbe opportuno che il Governo consentisse ai Comuni un allentamento del patto di stabilità per poter spendere, sui loro territori, risorse già nella loro disponibilità. Come abbiamo recentemente fatto, come Regione Liguria, sbloccando 10 milioni di euro per settanta Comuni liguri per intervenire in particolare sul tema del dissesto idrogeologico”.

 

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