Mercoledì 30 novembre 2016 sarà ricordata come data molto importate per Torto a perché dopo oltre 30 anni, la città riavrà tutto il suo patrimonio archeologico che era stato trasferito a Torino quando il museo romano venne chiuso e, in aggiunta, anche i numerosi e preziosi reperti ritrovati nel frattempo, fra cui i gioielli medioevali in piazza Tito Speri e quelli del porto fluviale rinvenuto sotto l’Esselunga fra cui un importante marmo rosso. Poi le lucerne africane, rari mosaici, statue antiche e tanto altro materiale.
Tutto ritornerà a Tortona e sarà custodito in parte nei magazzini archeologici all’interno del terzo Circolo in viale Einaudi per future esposizioni, ma il materiale più prezioso sarà esposto nel nuovo museo archeologico che sorgerà in piazza Arzano al posto di quello romano chiuso, appunto 30 anni.
La data di apertura è già stata fissata: 1° settembre 2018. Tutto è stato sottoscritto nero su bianco in un Protocollo d’intesa firmato da Ministero dei beni culturali, Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e Ubi Banca. Gli ultimi due parteciperanno come sponsor
L’accordo è stato presentato con una conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Giunta del Comune di Tortona alla presenza dell’assessore alla cultura, nonché vice sindaco di Tortona Marcella Graziano, il rappresentante del Ministero Alessandro Guerci che ha illustrato i vari passaggi e come verrà il museo e Roberto Gay dell’Ubi banca.
Il museo che avrà una superficie di 587 mq, sorgerà a Palazzo Guidobono che si trasformerà in “Palazzo dei Musei.”
Palazzo Guidobono è l’edificio del XV secolo, di proprietà comunale, nel cuore della Città, storica sede degli Istituti Culturali cittadini ed oggi di esposizioni di varia natura; è stato, dopo i vari interventi di ristrutturazione, individuato come “Palazzo dei Musei” deputato ad ospitare anche le collezioni archeologiche e storico artistiche comunali, attualmente conservate in depositi e non fruibili al pubblico, se non parzialmente in occasione di specifici eventi.
Nell’anno 2015 l’Amministrazione Comunale aveva formulato l’atto di indirizzo per una coerente distribuzione degli spazi all’interno di Palazzo Guidobono, prevedendo:
- – Percorso Archeologico (Museo) al piano seminterrato e al piano terreno;
- – Pinacoteca Civica – Sezione dedicata alla pittura tortonese al primo piano, sale a destra;
- – Sezione esposizioni temporanee al primo piano, ampio salone centrale;
- – Atelier Sarina nell’edificio ex Pretura: al primo piano l’area espositiva, al secondo piano sala grande ed ufficio attiguo laboratorio didattico e sede dell’Associazione.
Nel corrente anno è stato elaborato dal Settore Lavori Pubblici il progetto di restauro conservativo, risanamento statico ed adeguamento normativo di Palazzo Guidobono, al fine di renderlo funzionale agli usi previsti, così come preventivamente autorizzato dalla ex Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici per le Province di Novara, Alessandria e Verbano-Cusio-Ossola.
Il Comune di Tortona, nel 2015, al fine di ottenere un primo finanziamento all’opera, ha presentato la propria candidatura al bando “Beni in Comune” promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino, e contestualmente ha avviato altri canali locali, al fine di acquisire partenariati e reperire ulteriori risorse finanziarie da destinare al progetto, che presenta una dotazione finanziaria complessiva di € 432.777,00, determinata dai seguenti apporti dei soggetti partners:
- – Comune di Tortona risorse da Bando Fondazione Compagnia di San Paolo € 150.000
- – UBI Banca SpA, risorse da contributi una tantum da contratto Tesoreria 2006-2016 € 142.777;
- – Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona € 140.000
Nelle attività di coordinamento del Segretariato, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le provincie di Alessandria, Asti e Cuneo, ha elaborato il preliminare programma scientifico di riallestimento, a cui seguirà il progetto di dettaglio. La Soprintendenza curerà la direzione scientifica del progetto e delle attività connesse ad esso (screening, selezione dei reperti, schedatura, restauro, redazione apparati didattici, assetto museografico) con specifiche risorse umane interne e collaboratori esterni.
Il Protocollo sottoscritto definisce e formalizza i rispettivi ruoli, apporti, compiti e responsabilità; le parti firmatarie si impegnano reciprocamente a cooperare per il rispetto dei tempi previsti e delle risorse complessivamente allocate per realizzare il progetto e rendere fruibili gli spazi e gli allestimenti alla Collettività.
L’avvenimento è così importante che nei prossimi giorni dedicheremo ampio spazio pubblicando tutte le cartine di come sarà il nuovo palazzo Guidobono col museo.