La riunione di ieri in Prefettura dalla quale è emerso che non ci sono soldi per garantire un collegamento di autobus tra il centro di Diano Marina e la nuova stazione che si trova a circa tre Km ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di Diano marina, Giacomo Chiappori.
“Con amarezza – ha detto il primo cittadino di Diano – devo dire che ho partecipato a un tavolo del delirio. Senza volerne a nessuno perché negli accordi fatti prima non c’era nessuno degli attori oggi presenti. La Regione non copre i costi del servizio di collegamento tra la nuova stazione e il centro di Diano perché non ha soldi ma si chiede di farlo al Comune di Diano Marina. Io spero che non sia solo Diano Marina perché ci sono in totale sette comuni e non capisco perché le spese devono essere tutte a carico nostro.”
Chiappori ha ricordato l’accordo firmato il 30 maggio 2011 dall’amministrazione allora guidata da Angelo Basso, con Regione, Rfi, Comuni Province di Imperia e Savona che prevedeva l’avvio di uno studio preliminare da parte di Italferr, entro il 2012, per gli interventi di adeguamento sulla viabilità ordinaria esistente al fine di consentire l’introduzione di un sistema di trasporto pubblico che consenta di collegare i centri cittadini alla fermata di Diano San Pietro, altrimenti difficilmente fruibile dagli utenti della tratta ferroviaria.
Inutile dire che tutto è andato a finire in una bolla di sapone e adesso per garantire i collegamenti da e per la stazione di Diano Marina, secondo il piano presentato da Riviera trasporti sarebbero necessari circa 180mila euro all’anno, ma chi pagherà?
Nessuno sembra volerlo fare.
“Hanno pensato a una stazione e l’hanno ubicata a due, tre chilometri dal mare aggiunge Chiappori – avrebbero dovuto mettere tutto in linea, compreso anche il collegamento, ma oggi siamo qui che sembra siamo usciti non so da dove, perché nessuno ne sapeva più niente e tutti con la stessa canzone: ‘Non ho soldi’, la Rt non ha soldi, il Comune non ha soldi, e va bene noi rimarremo senza collegamento. Io oggi ho detto che se nessuno ha soldi rimarremo senza collegamento visto che tutti a muso duro dicono ‘Io non ne ho’. Qualcuno ha detto di coinvolgere la rete ferroviaria ma a RFI risponderanno che fanno strade ferrate e stazioni non viabilità. Con amarezza ho constatato che siamo di fronte a una montagna di parole, a una montagna di tavoli ma quando si va stringere non si ottiene nulla. Quello di ieri è stato veramente il tavolo di quelli che si raccontano la storia di indigenti. Questa, purtroppo è la nostra Italia, di quelli che ci cantano la storia che hanno milioni e miliardi ma quando li vai a cercare non hanno un euro. E’ pericoloso questo ragionamento. Meglio non dire più niente, sorridiamo e valutiamo il da farsi.”
Cosa farà Chiappori adesso? Un’idea c’è ma ve la diremo in un prossimo articolo.