Il Comune di Ventimiglia, sotto impulso dell’Assessore ai Servizi Sociali Vera Nesci, ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e di genere, attraverso la firma della carta d’intenti “Ready”.
L’obiettivo è quello di favorire l’inclusione sociale – senza disparità basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere – sviluppare buone prassi e promuovere atti e provvedimenti amministrativi che tutelino dalle discriminazioni nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa, così come richiamato dalla Legge Regionale 12/2006 (art. 1): “Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari”, con la quale la Regione Liguria ha accolto i principi fissati nella Costituzione, quali valori di riferimento per la promozione del sistema integrato sociale e socio-sanitario e per l’esigibilità dei diritti civili e sociali da parte delle persone, famiglie e formazioni sociali, al fine di tutelare e sostenere ogni persona e famiglia…..” “….riducendo le cause e gli ostacoli che impediscono l’esercizio dei diritti di cittadinanza sociale, le pari opportunità e l’inclusione sociale”.
Risulta pertanto importante l’azione delle Pubbliche Amministrazioni per promuovere, sul piano locale, politiche che sappiano rispondere ai bisogni di tutti senza discriminazioni, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi. A questo proposito è stata promossa una Rete Nazionale delle P.A., la RE.A.DY, che ha tra i suoi compiti quello di valorizzare le esperienze già attuate e adoperarsi perché diventino patrimonio comune degli Amministratori pubblici locali e regionali italiani; la filosofia di questa proposta è quella di una Rete con una struttura partecipata, che inviti tutti i partner a contribuire in modo attivo alla sua gestione e al suo sviluppo, promuova le sinergie locali, utilizzi e valorizzi le risorse già esistenti, impegni alla diffusione di azioni positive sul territorio. Le ipotesi di intervento sono volte a promuovere l’identità, la dignità e i diritti delle persone lgbt e a riconoscere le loro scelte individuali e affettive nei diversi ambiti della vita familiare, sociale, culturale, lavorativa e della salute; iniziative culturali finalizzate a favorire l’incontro e il confronto fra le differenze; azioni di informazione e sensibilizzazione pubblica rivolta a tutta la popolazione; collaborazioni con le associazioni per valorizzarne le attività, sviluppare percorsi formativi e iniziative comuni, secondo modelli di amministrazione condivisa e di cittadinanza attiva.