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A Tortona, Novi, Acqui e Ovada la raccolta rifiuti sarà porta a porta. E’ necessario, ma con quali costi?


Tutti gli abitanti del tortonese, novese, acquese e ovadese, a breve dovranno adeguarsi alla nuova raccolta di rifiuti porta a porta, l’unica che potrebbe tutelare l’ambiente e garantire la quota di raccolta differenziata fissata al 65% dalla legge.

Già dal 2017 Gestione Ambiente inizierà ad acquistare i camion, e i 4 mini cassonetti o tipologia di sacchetti colorati che tutte le famiglie dovranno avere all’interno delle mura domestiche: per l’umido, la carta, plastica vetro e metalli e per l’indifferenziato.

La nuova tipologia di raccolta dovrebbe entrare in funzione all’inizio del 2018.

Un cambiamento radicale negli usi e costumi della gente, e si potrebbe dire un cambiamento epocale per adeguarsi a quanto accade in altre parti d’Italia e del mondo dove sono più evoluti e perché questo è l’unico modo giusto ed ecologico di raccogliere e smaltire i rifiuti.
Oltre all’acquisto di camion e cassonetti sono previste ovviamente anche grandi campagne pubblicitarie informative con coinvolgimento dei maggiori organi di informazione, o meglio di quei giornali che Gestione Ambiente riterrà meritevoli di attenzione a cui darà tanta pubblicità.

“L’informazione è fondamentale – ci ha detto il presidente di Gestione Ambiente Ennio negri – senza quella non si va da nessuna parte.”

E’ vero, non possiamo che appoggiare questa affermazione, aggiungendo che maggiore sarà la capillarità dell’informazione, più le probabilità che il messaggio arrivi a destinazione saranno alte.

Non sappiamo se Oggi Cronaca rientrerà fra quei giornali destinati a spartirsi la torta pubblicitaria, che presumiamo ricca e ingente, ma a prescindere, questo non ci impedisce di rilevare che – come noto – la legge prevede che tutti i costi di raccolta e smaltimento debbano essere a carico dei cittadini.

Di conseguenza, quindi tutte le spese per il funzionamento del servizio (fra cui acquisto dei mezzi, dei contenuti e le campagne pubblicitarie) ricadranno sui cittadini.

E a quanto ammontano questi costi? Si parla di diversi milioni di euro spalmati in diversi anni, ma a quanto pare non sono stati ancora quantificati.

La bolletta della spazzatura, almeno all’inizio, quindi, sembra destinata ad aumentare.

Premesso che lasciare i cassonetti in strada anche se è un sistema più comodo per tutti non è più possibile cosa si può fare per evitare che la tassa sui rifiuti possa raggiungere cifre esorbitanti che molte persone farebbero fatica a pagare?

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