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I piccoli segnali di ripresa nel settore edile della provincia di Alessandria illustrati dal presidente Ance

“Per la prima volta, dopo un’interminabile “stagione”, abbiamo sotto gli occhi un Report sulla congiuntura territoriale per il nostro comparto che consente di affrontare con una incoraggiante, seppur timida e non consolidata fiducia, i prossimi tempi.”

Sono le parole che il presidente dell’Associazione nazionale Costruttori Edili (Ance) di Alessandria ha detto nel commentare i nuovi dati sull’attività dell settore nell’ultimo anno.

Il trend positivo è confermato dai dati della Cassa Edile di Alessandria per il primo semestre 2016, che evidenziano l’incremento della massa salari denunciata e delle ore lavorate rispetto al primo semestre 2015.

“Rimane invece negativo, ma in maniera più contenuta rispetto agli ultimi anni aggiunge Valvassore –  l’andamento del numero di imprese iscritte alla Cassa Edile, in particolare quelle artigiane. In tal caso occorre rilevare e stigmatizzare il peso delle unità che operano scorrettamente nell’edilizia, sul quale, da tempo, siamo impegnati al fianco delle autorità per farle emergere. La domanda di lavori pubblici (circa 45 milioni di euro) attivata, nel 2015, dalle stazioni appaltanti della Provincia è diminuita del 25% rispetto al 2014 (ma se si considerano le quote 2015 di taluni bandi pluriennali del 2014, tale riduzione si attesta al -15% circa) mentre nei primi 8 mesi del 2016 è stata di circa 26 milioni di euro (+30% rispetto al medesimo periodo del 2015).La domanda complessiva attivata dalle stazioni appaltanti nella nostra provincia, tuttavia, rimane tra le più confortanti a livello nazionale per l’apporto di COCIV, che tra il 2015 e il 2016 – oltre ad aver messo in gara circa 890 milioni di euro – ha (sub)affidato (nell’ambito della quota, del 40% del totale dell’opera, affidabile “privatisticamente”) quasi 40 milioni di euro di lavori.”

 

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