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Da due anni Diano Marina attende i soldi dal Governo per realizzare la nuova scuola, adesso chiude l’iter

Il 23 settembre 2014 il Comune di Diano Marina aveva trasmesso al Governo lo studio di fattibilità redatto dallo Studio Associato ProgettoTre di La Spezia per poter accedere ai fondi del Piano di edilizia scolastica proposto dal Governo ed in particolare al fondo unico che prevedeva una dotazione di 3,9 miliardi di Euro per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici.

A distanza di due anni non avuto una risposta positiva il Comune nell’ultima riunione della Giunta presieduta dal Sindaco Giacomo Chiappori conclusione del  procedimento amministrativo diretto alla liquidazione del rimborso spese spettante al professionista che ha redatto il relativo plastico.

Questo non significa però abbandonare l’idea di realizzare la scuola, anzi, è ferma  intenzione dell’Amministrazione medesima realizzare un nuovo complesso scolastico in sostituzione di quelli presenti sul territorio che presentano criticità sotto diversi profili.

Tutto è pronto: variante urbanistica per realizzare il  nuovo plesso scolastico in località Cioso Canepa cioè nei pressi dell’attuale impianto sportivo, progetto sulla reale fattibilità della messa in sicurezza e/o eventuale delocalizzazione dell’edificio scolastico di Via Biancheri nonché istruttoria sulla possibile compatibilità della spesa con i vincoli di finanza pubblica e alla fine perfino il plastico.

In quest’ottica si era dato incarico allo Studio Associato ProgettoTre, Viale Garibaldi di La Spezia, che aveva reso noto la propria disponibilità a predisporre la documentazione necessaria per partecipare alla selezione senza alcun onere per l’Ente qualora l’opera non fosse stata inserita nella graduatoria di merito tra i progetti finanziabili.

Si era altresì concordato che in ogni caso qualora il Comune non ottenesse il finanziamento si sarebbe riconosciuto comunque  un rimborso spese necessario a realizzare un “modello” richiesto dall’Amministrazione, di qui la decisione di “liquidare” il professionista.

Per quanto riguarda la scuola, invece rimane fermo il proposito di reperire fondi che il sindaco proverà a cercare a Roma.

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