Situazione al collasso nel carcere di Imperia. Dopo il sopralluogo e le segnalazioni del capogruppo regionale della Lega Nord Liguria Alessandro Piana, il caso è finito in Parlamento: “Lunedì scorso gli onorevoli Massimiliano Fedriga e Nicola Molteni hanno presentato un’interrogazione, che a breve sarà discussa alla Camera”.
Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro della Giustizia da Fedriga e Molteni:
“Per sapere, premesso che
La situazione penitenziaria della Liguria presenta sia una carenza dell’organico della polizia penitenziaria che un problema di sovraffollamento carcerario, questioni rese note dal sindacato di categoria SAPPE, anche attraverso comunicati stampa. Particolarmente disagiata risulta la casa circondariale di Imperia che soffre di una particolare carenza d’organico nei vari ruoli della polizia penitenziaria, che al 31 agosto 2016 risulta pari a 50 poliziotti penitenziari a fronte di un organico di 71 unità;
tale condizione crea difficoltà sia alla vigilanza che al controllo dei detenuti; costantemente si opera sotto i livelli minimi di sicurezza:
in più occasioni ci sono state in servizio solo tre unità nel turno di notte a garantire la sicurezza dell’istituto e molte volte solo quattro unità nel turno pomeridiano di cui soltanto due addette alla vigilanza e controllo delle 4 sezioni detentive, numeri insufficienti a contrastare qualsiasi tipo di evento critico che si possa determinare;
la situazione negativa dell’organico è stata indotta proprio dall’adozione di provvedimenti da parte dell’amministrazione penitenziaria;
tre unità risultano distaccate presso gli uffici giudiziari di Savona, non vi è un direttore in sede, ma è presente solo due giorni a settimana quello di Sanremo; Imperia è sede di tribunale, cosa che comporta l’assegnazione in sovrannumero dei detenuti a disposizione dell’autorità giudiziaria e di tutti gli arrestati da Ventimiglia/Savona;
l’istituto di Imperia può ospitare 78 detenuti, al 31 luglio si registrava la presenza di 95 detenuti, ovverossia una situazione di sovraffollamento;
vi è un eccessivo divario tra polizia penitenziaria e detenuti, nonostante una serie di eventi che dovrebbero far innalzare il livello di attenzione;
al 10 luglio ad esempio si registrano: 37 atti di autolesionismo, 1 incendio doloso, 19 ricoveri ospedalieri, 2 manifestazione di protesta collettiva di cui 1 esercitata da un gruppo di persone dall’esterno (con lancio di petardi all’interno delle mura), 7 casi a rischio di proselitismo, 2 aggressioni, 13 scioperi della fame, 2 tentati suicidi, 2 aggressioni alla polizia penitenziaria;
tutto ciò si traduce in un grave quadro di insicurezza dell’istituto di pena;
il contingente dei sottoufficiali è al minimo poiché delle 7 unità previste ne risultano soltanto 2 assegnate;
il personale femminile è indispensabile per le operazioni di controllo sui minori e familiari dello stesso sesso, che accedono in istituto per i colloqui con i detenuti;
nel reparto femminile è presente una sola unità delle quattro previste, in quanto le altre risultano anch’esse essere state assegnate provvisoriamente in altri istituti;
anche in tal caso la criticità è stata segnalata dal SAPPE agli uffici del provveditorato senza nessun intervento, tanto che, in alcune giornate in cui era assente anche l’unica poliziotta, le operazioni di perquisizione sono state svolte dal comandante di reparto, che è, per l’appunto, di sesso femminile;
si tratta però di operazioni che mal si associano a quelle spettanti al funzionario comandante del reparto;
durante il periodo di assenza del comandante titolare nessuna sostituzione è stata mai prevista, tanto che detto incarico veniva affidato al ruolo degli ispettori, benché in questo istituto vi sia un vice comandante ma tuttora assegnato presso altro istituto della Liguria da diverso tempo;
quali controlli e verifiche siano state effettuate in merito alle problematiche sopra riportate evidenziate dagli atti prodotti dal sindacato di categoria SAPPE e comunicate agli uffici ministeriali;
quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato, con particolare riferimento alla richiesta di rientro in sede del personale distaccato presso altri istituti;
quali iniziative intenda adottare per ripristinare l’organico di polizia della casa circondariale di Imperia”.
Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria