A Tortona nasce un comitato di famiglie contro un nuovo impianto a biogas in strada Bedolla

Hanno raccolto praticamente tutte le firme degli abitanti della zona, le hanno consegnate al Sindaco Gianluca Bardone e si sono costituiti in un Comitato.

Tutto per protestare contro un impianto a biogas che dovrebbe essere realizzato nella zona.

Sono gli abitanti di strada Bedolla che ci hanno inviato la seguente lettera che pubblichiamo di seguito:

“Abbiamo sempre fatto un vanto della nostra bella frazione dove si respirava aria pulita, dove ammiriamo un panorama fantastico e dove si viveva tranquilli in mezzo alla campagna ma ora le cose sono cambiate e rischiano di peggiorare ulteriormente alla Bedolla di Vho, piccola frazione in parte nel comune di Tortona in parte in quello di Viguzzolo dove vivono una cinquantina di famiglie: si rischia di veder nascere un impianto a biogas a pochi metri di distanza dalle nostre abitazioni.

Nasce per questo un comitato di difesa del luogo rappresentato dalla quasi totalità degli abitanti, che chiede al comune di Tortona, unico organo che può autorizzare la realizzazione di questo impianto che vive di letame e mais, coltura che la nostra terra non supporta in quanto argillosa e priva della quantità d acqua di cui lo stesso necessita, di non permetterne la costruzione.

Abbiamo presentato al comune la nostra raccolta firme e confidiamo nel fatto che la nostra richiesta venga accolta ma qualora così non fosse saranno gli organi giudiziari a darci una mano.
Non siamo contro al progresso ma non vogliamo deturpare la nostra zona, sorretta da vincolo paesaggistico, non vogliamo un ulteriore aggravamento della già precaria situazione igienica dovuta alla mancanza di una rete fognaria e alla presenza di centinaia di bovini. Da aggiungere il fatto che l’unica via di comunicazione presente si trova in pessime condizioni a causa del traffico di mezzi pesanti, nonostante ci sia un divieto, e che rischia di subire un incremento a causa della realizzazione dell’impianto.
Le nostre informazioni, riconducili a varie fonti, dicono che impianti di questo genere non siano immuni dalla produzione di inquinamento sia dell’aria con la produzione di forti odori e polveri sottili, del terreno con metalli pesanti e inquinamento acustico dato dai motori e dai mezzi che ne permettono il funzionamento. Sarà così anche quello che verrà realizzato in zona?

Le altri centrali presenti in zona hanno rappresentato in molti casi fonte di disagio e il digestivo prodotto di scarto dell impianto, qualora mal gestito, rappresenterebbe grossi problemi. Per evitare problemi meglio non realizzarlo.