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Personaggi Alessandrini: lo scout Pier Giuseppe Alvigini

Piergiuseppe Alvigini ha avuto come compagno di viaggio la ferrea fede religiosa Legato al prossimo per il suo carattere generoso, ha saputo offrire molto a quanti sono stati in difficoltà nella loro esistenza. L’Associazione Regala un Sorriso è una sua creatura tuttora al servizio delle persone meno fortunate

La voce Volontariato, per il nostro Personaggio, è al primo posto del suo alfabeto personale, sostenuto da profonda fede attraverso la quale ha dedicato tutte le sue energie nel tempo libero dalla sua occupazione di dirigente industriale.
La profonda cultura, formata più al servizio degli altri, è stata di supporto per prodigarsi meglio nell’interesse dei cittadini con il sostegno dei Consigli di Quartiere, sorti nel secondo dopoguerra, successivamente abbandonati per lasciar posto alle Circoscrizioni, cancellate del tutto in seguito all’incerta crisi economica.
Partito dallo scautismo, «che ha forgiato il mio carattere e reso uomo», amava raccontare, ha assaporato con profonda convinzione ogni sistema per alleviare le sofferenze al prossimo, così sino agli ultimi anni della sua vita sempre accompagnata da quel sorriso confortevole, quale specchio di un animo aperto nel confronti di quanti gli hanno parlato, lo hanno conosciuto, contattato, sempre disposto ad ascoltare, quasi mai a suggerire … chi scrive lo ha incontrato in tante occasioni…
Il momento più infelice è stato, forse, quando ha chiuso per sempre gli occhi alla sorella, per restare solo fino all’ultimo suo respiro, pur sempre confortato dai numerosi amici.
L’esistenza di Piergiuseppe è stata impostata sull’umanità, la più fragile, per la quale ha fondato l’Associazione Regala un sorriso … lui di sorrisi ne ha regalati tanti, e tanti a tutti nel corso della sua ultra novantenne esistenza.
L’appuntamento con La Voce Alessandrina iniziava appena dopo il secondo conflitto mondiale, con la penna mai graffiante, lo stile comprensibile ad ogni lettore su argomenti, non sempre di facile trattazione in particolare quando i contenuti si soffermavano sul teatro della politica, ove palesava il pensiero in maniera determinante, senza rancori con proposte mirate con costanza all’interesse collettivo della popolazione.
Questa è stata la sua vita, un’esistenza schiva, eppure sempre presente in ogni momento, persino da comprendere la necessità di formare un gruppo musicale da inserire nelle Case di Riposo per allietare gli ospiti, almeno per qualche attimo, con le note della musica.

Franco Montaldo

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