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Un professionista tortonese sarà chiamato nelle zone del terremoto per valutare l’agibilità degli edifici

Dopo la partenza dei Vigili del fuoco di Alessandria (nella foto la colonna in marcia sull’Autostrada) a breve nelle zone terremotate si recherà anche un esperto tortonese: Luciano Rolandi.

Ad annunciarlo è lui stesso: “Sono tra i tecnici abilitati alla valutazione dell’agibilità post sismica – dice –  interveniamo per supportare la protezione civile nel valutare quanti fabbricati sono o non sono idonei all’abitazione. Abbiamo l’allerta del Ministero e degli Ordini professionali. In prima istanza si muovono i Tecnici locali e delle regioni limitrofe. Ma spesso sono centinaia i fabbricati da esaminare, dalle fondazioni al tetto. Ci vuole tempo e contemporaneità. Quindi ci si rivolge per le sostituzioni a radiali. I più vicini sino ai più lontani. La zona è molto vasta ed i fabbricati coinvolti moltissimi anche nelle zone limitrofe agli epicentri. Abbiamo ricevuto gli avvisi dal Ministero. Occorreranno molti tecnici per la valutazione delle agibilità post sisma. Sono turni massacranti di 7 giorni dove lavori a fare sopralluoghi 20 ore al giorno ed in condizioni ovviamente al limite. Quindi se le dimensioni risulteranno, come penso, superiori ad un certo limite, è molto probabile che si debba partire. Lo sapremo nelle prossime ore.”

Sembra strano che da Tortona debba partire un esperto per raggiungere Rieti e le zone limitrofe colpite dal sisma ma solo gli abilitati compresi nell’elenco Ministeriale, che hanno fatto corsi specifici, possono intervenire. Ci sono protocolli rigidissimi e gli esperti dotati di questa abilitazione non sono numerosi in rapporto al lavoro che ci sarà da effettuare

Poco dopo le 17 di oggi, mercoledì, Luciano Rolandi ha divulgato la mappatura degli eventi sismici nelle ultime 5 ore. I punti quadrati sono le maggiori intensità. Vanno tutte dal 3 al 6 della scala Richter.

“Evento di eccezionale portata – aggiunge Luciano Rolandi – tutto ciò che si è verificato negli ultimi 30 / 40 giorni nel raggio di 100/150 km. soprattutto sulla costa Adriatica ed entro terra, era con buona probabilità il preludio a quanto accaduto questa notte. Scosse di media intensità lungo la dorsale appenninica (zone di frattura più deboli) fanno parte della preparazione dello scarico violento delle tensioni nel punto di maggiore frizione. L’epicentro. È comunque di eccezionale intensità date le continue scosse al di sopra del 3/4 gradi della scala Richter”

La mappa

 

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