La scorsa settimana, un commerciante alessandrino di origine cinese, transitando sull’autostrada A7, udiva un rumore provenire da un lato della sua auto, proprio mentre stava sorpassando un’Audi bianca guidata da un giovane. Subito dopo quest’ultimo si sbracciava e lampeggiava, tanto da farlo fermare alla prima piazzola.
Il giovane, sceso dalla macchina, lo aggrediva verbalmente e gli faceva notare lo specchietto laterale sinistro penzolante, riferendogli che glielo aveva danneggiato durante la fase di sorpasso.
Per poter “aggiustare” la situazione senza fare intervenire la Polizia Stradale ed innescare l’iter risarcitorio per le assicurazioni per la rca, il conducente dell’Audi pretendeva un “risarcimento danni” di Euro 700 in contanti.
In un primo momento il cittadino cinese si rifiutava, ma poi, convinto dall’insistenza del truffatore, consegnava all’altro la somma di Euro 200. Questi, preso il denaro, si allontanava in direzione Milano.
Poco convinto ed ancora incredulo per la vicenda, il cittadino cinese annotava gli estremi della targa dell’Audi e, passati alcuni giorni, si rivolgeva alla Polizia di Stato, recandosi presso la locale Sottosezione di Polizia Stradale Alessandria Ovest, dove si appurava che l’uomo era stato raggirato dalla cosiddetta “truffa dello specchietto” e, nello steso tempo, riconosceva senza ombra di dubbio DI G. M. di anni 27, residente a Noto (SR), già conosciuto alle forze di Polizia per essere l’autore di numerose truffe del genere.
Verosimilmente, il rumore udito dal “ truffato” veniva provocato da una pallina in gomma o da tennis, lanciata mentre l’autovettura “vittima” si apprestava al sorpasso.
Pertanto, per il truffatore, è scattata la denuncia.
Attenzione anche ad altre tipologie di truffe
Analoghi episodi sono stati denunciati da altri cittadini vittime di raggiro anche in prossimità degli stalli dei parcheggi dei supermercati o quando si effettuano soste urbane in doppia fila. In questi casi, è necessario fare molta attenzione, poiché il truffatore sfrutta la presenza di danni o graffi presenti sulla propria vettura, magari già in sosta e una volta che si avvicina l’auto del malcapitato, con un’abile manovra, l’imbroglione la striscia con della carta vetrata, accusando l’automobilista di avergli procurato il danno e convincendolo a farsi risarcire sul posto piuttosto che compilare il CID.
In questi casi, non è escluso che i malfattori si accompagnino ad altri complici, che fungono da fantomatici testimoni, ed esercitano pressioni sulle vittime fino ad accompagnarli a prelevare del denaro contante presso gli sportelli automatici. Pertanto è consigliabile, in tali ipotesi, intrattenersi in luoghi affollati per discutere in merito al problema, oppure non spostarsi dal luogo del “sinistro” fino all’arrivo della Polizia.
Consiglio: per qualsiasi sospetto o quando non si è più che sicuri di aver urtato o di essere stati urtati con il proprio veicolo, è opportuno contattare di persona le Forze di Polizia.
A tal proposito si richiama la nuova campagna della Polizia di Stato con il claim “Non siete soli #chiamatecisempre”, diffusa nei giorni scorsi su facebook e twitter e che si prefigge l’obiettivo di ridurre al minimo gli spiacevoli casi di truffa, soprattutto ai danni degli anziani.
Sulla pagina web della Questura di Alessandria sono disponibili tutti i link e informazioni utili sul tema:
http://questure.poliziadistato.it/it/Alessandria/articolo/110657b192838ae43332350259