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A Tortona la tassa sui rifiuti è arrivata in ritardo perché non c’erano soldi per pagare le poste


La triste ammissione è stata fatta dall’assessore al Bilancio e Finanze del Comune di Tortona Gianfranco Semino durante la seduta del consiglio comunale che si è svolta giovedì sera, rispondendo a un interrogazione di Fabio Morreale di Nuova Tortona, ma la “colpa” se così si può dire non è del comune ma della società privata che gestisce la riscossione dei tributi per conto del Comune steso. Società, prima nei guai, poi ceduta e poi ancora cambiata.

Una vicenda annosa che rischia di penalizzare le case comunali, emersa grazie a Morrale che ha sollevato il problema della decina di dipendenti (peraltro presenti in sala) che hanno stipendi arretrati da percepire, non hanno una direzione, sono allo sbando e soprattutto non hanno i mezzi adeguati per portare avanti il lavoro e proprio e proprio al mancanza di soldi per pagare le spese postali, ha provocato un ritardo nella spedizione delle bollette relative alla tassa sui rifiuti, arrivate agli utenti tortonesi  pochi giorni prima della scadenza e in alcuni casi anche dopo il 10 luglio scorso in cui scadeva appunto la prima rata.

Ovviamente non ci saranno penalità per chi ha pagato in ritardo, tuttavia la situazione è insostenibile, perché l’ex società Aipa che si occupa della gestione dei parcheggi, della riscossione delle tasse comunali fra cui anche la tassa sulle affissioni  vive una grave situazione.

Morreale ha “chiesto il conto” a Semino chiedendogli perché non applica penalità e sanzioni alla ditta che risulta inadempiente, ma Semino ha detto che il contratto non prevede sanzioni, dando indirettamente la colpa alla Giunta-Berutti che aveva stipulato una serie di contratti quasi capestro per l’affidamento dei servizi comunali.

La grave situazione tuttavia sembra bel lungi dall’essere risolta e le tre soluzioni prospettate da Semino (ci sono sempre tre scelte in ogni cosa) sembrano comunque avere tempi molto lunghi.

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