Pubblichiamo di seguito una serie di rilievi e lamentele da parte di una rappresentante delle associazioni animaliste nei confronti della Garante degli animali di Tortona, la signora Stefania Fedele, rea, secondo la nostra lettrice, di fare le cose in malo modo, che sembrano non tutelare affatto tutti gli animali.
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Gentile Stefania Fedele, Garante degli Animali del Comune di Tortona,
rivolgendomi a Lei, dopo avere letto le parole di Monica De Angelis http://www.oggicronaca.it/2016/07/animalisti-tortonesi-la-garante-degli-animali/ , mi sembra di sparare all’ambulanza in corsa.
E’ chiaro che il Suo atteggiamento si configuri come una strategia come è chiaro che le strategie siano studiate dai generali ma il generale della situazione non credo sia Lei. Non vedo necessità di generali e strategie perché non è in corso alcuna guerra; al contrario, le associazioni che Le scrivono, cercano disperatamente di collaborare per il benessere degli animali ma il muro dietro cui Lei si trincera è sempre più imbarazzante. Nessuna figura istituzionale può permettersi il privilegio di non rispondere: il fatto che Lei se lo permetta, rende ancora più controversa questa vicenda su cui mi sono più volte espressa. http://www.oggicronaca.it/2016/07/261339/
In democrazia, il concetto di privilegio stride parecchio perché ci riporta a quell’Ancien Régime in cui i privilegiati hanno fatto la fine che conosciamo. Historia docet.
Riguardo il contenuto del comunicato http://www.oggicronaca.it/2016/07/comune-tortona-vara-campagna-sensibilizzazione-labbandono-cani-gatti/ , aggiungo che ciò scritto da Monica De Angelis sull’abbandono del coniglio, purtroppo non è soltanto la narrazione di un’esperienza personale ma un dato di fatto noto alle associazioni animaliste che si occupano di tutti gli animali, non solo di cani da esposizione come fa Lei, istruttore cinofilo E.N.C.I.
L’abbandono riguarda pesci di acquario riversati nei fiumi e nei canali: tra questi vi sono soprattutto esemplari di pesci tropicali che alterano l’ecosistema faunistico fluviale.
L’abbandono riguarda tartarughe d’acqua dolce in stagni, laghi e fontane; il numero di esemplari abbandonati è alto, senza contare che questi animali possono essere aggressivi e anche creare problemi di equilibrio di ecosistema distruggendo altre specie di pesci presenti negli ambienti acquatici.
L’abbandono riguarda animali esotici come serpenti e iguane di cui spesso si sente parlare nelle cronache quotidiane di giornali e telegiornali.
L’abbandono riguarda piccoli roditori e conigli da compagnia che, essendo domestici, sono destinati a morte quasi certa; i conigli vengono abbandonati prevalentemente in campagna, dove si pensa che possano continuare a vivere ma, al contrario, diventano facilmente preda di animali carnivori.
Del problema abbandono che va oltre i cani e i gatti si è occupata recentemente anche la stampa non propriamente animalista http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/02/abbandono-animali-enpa-in-piazza-non-solo-cani-ma-destinati-alla-morte-anche-gatti-criceti-o-tartarughe/2877123/ “Un fenomeno che in passato riguardava soprattutto i cani, spiega l’Enpa, l’Ente nazionale per la protezione degli animali, “ma che oggi sta cambiando pelle”. Tra l’obbligo dotarli di microchip e le sanzioni stabilite dal Codice penale per chi li abbandona, infatti, “i cani finiti in canile negli ultimi anni sono diminuiti, passando da 350mila nel 2012 a 100 mila nel 2015 – racconta Marco Bravi, presidente del Consiglio nazionale dell’Enpa – in compenso, però, è cresciuto esponenzialmente il numero degli altri animali da compagnia abbandonati, come gatti, criceti, cincillà, topi cavia o tartarughe, meno tutelati e regolamentati. Quindi l’emergenza resta alta”. (…) “Il contrasto agli abbandoni, e dunque al randagismo, passa non soltanto attraverso la repressione di quello che, è bene ricordarlo, è un reato – sottolinea l’ente – ma soprattutto attraverso la sensibilizzazione e la responsabilizzazione dei cittadini, proprietari di animali e non”.
Il destino di un animale abbandonato, (…) è lo stesso, sia che si tratti di un cane, sia che si parli di un criceto. E non importa nemmeno quale sia il luogo di abbandono, un campo fuori città, un laghetto, o il ciglio della strada. (…)”
La Sua ostinazione a non volere collaborare con le associazioni animaliste, oltre a non rispettare ciò che prevede la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 64/2015 GARANTE PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI: PROPOSTA DI ISTITUZIONE E APPROVAZIONE DEI REQUISITI E DELLE FUNZIONI, si rivela sempre più deleteria per la Sua attività di Garante degli Animali. Se le informazioni sopra scritte a Lei sono sconosciute, lo scambio di idee con chi le conosce potrebbe migliorare il Suo operato che deve essere rivolto a tutti gli animali, come Lei dichiarò al momento della Sua nomina nel comunicato stampa del 23 Gennaio http://www.comune.tortona.al.it/Sezione.jsp?titolo=23%2F01%2F16—individuato-il-primo-garante-degli-animali-della-citt%C3%A0-di-tortona&idSezione=4339 “Ci si dovrà occupare di tutti gli animali e non solo quelli definiti d’affezione, in quanto nessuno è secondario.” Parole mai confermate nei fatti, tanto meno adesso che sarebbe stata l’occasione giusta, caratterizzata invece da un’iniziativa inadeguata, indegna di un Comune che si fregi della presenza di un Garante degli Animali nel suo organico.
Il Comune di Tortona, proprio con il Sindaco Gianluca Bardone, ha dato qualche segno di speranza volgendo lo sguardo agli animali esotici, facendo del circo senza animali un punto del suo programma elettorale; volgendo lo sguardo anche ai selvatici con la rigida ordinanza contro i botti.
C’è voluta l’istituzione del Garante degli Animali per fare un passo indietro occupandosi esclusivamente di cani e gatti, seguendo una politica anacronistica, arroccata su posizioni obsolete che da più parti si cerca di superare usando semplicemente il buon senso. Tanto valeva istituire la figura del Garante di Cani e Gatti.
Come se non bastasse lo scarso contenuto del messaggio, ad aggravare la situazione ha contribuito il mezzo. Le misere affissioni riservate alla campagna non sono passate inosservate http://www.oggicronaca.it/2016/07/tortona-manifesti-piccoli-poco-visibili-la-campagna-anti-abbandono-perche/ . In compenso, quando ci sono le passerelle dei cani a cura dell’associazione che gestisce il canile (addirittura a Pasturana) la cittadinanza è informata con manifesti monumentali.
Oltre alle suddette minuscole affissioni, a parte le apparizioni fugaci sulla home page del sito web del Comune http://www.comune.tortona.al.it/ , non ve n’è traccia nella desolante sezione animali del sito http://www.comune.tortona.al.it/animali
Che dire? Oltre al danno, la beffa.
La saluto cordialmente e Le auguro buon lavoro.
…finché dura.
Paola Re