Site icon Oggi Cronaca

“Quattro ore nelle tenebre” così il medico scrittore Paolo Mazzarello racconta come salvarono lo zio di Primo Levi

Docente storia della medicina all’università di Pavia e medico neurologo,  Paolo Mazzarello, 61 anni compiuti il 30 maggio scorso,  è anche uno scrittore importante e in questi giorni è uscito il decimo libro: “Quattro ore nelle tenebre” edito da Bompiani che racconta la vicenda riguardò un prete, don Luigi Mazzarello (che non era suo parente) nominato quattro anni fa “Giusto fra le nazioni” da Yad Vashem in Israele per aver salvato quattro ebrei (tra cui lo zio di Primo Levi) fra l’8 settembre e la liberazione.

La vicenda si verificò a Lerma, fra Gavi e Ovada e poi nella zona attorno al monte Tobbio.

Tutta la storia si inscrive anche nell’eccidio della Benedicta  che portò alla morte di quasi 150 giovani, in parte partigiani consapevoli, in parte “sbandati della montagna”. Erano giovani di tutta la provincia Alessandrina.
 Il libro si può acquistare in ogni libreria e su internet.

 SINOSSI DEL LIBRO 

Monferrato, 1943. Lisa Vita Finzi ed Enrico Levi, zio del futuro scrittore Primo, fuggiti da Genova in campagna allo scoppio della guerra, dopo l’8 settembre capiscono di non essere più al sicuro tra le mura del palazzo dei Martinenghi dove si erano trasferiti all’inizio del 1941. Con una coppia di amici cercano rifugio a Lerma nell’antico santuario della Rocchetta, dove da qualche anno è approdato uno strano prete, don Luigi Mazzarello. Intelligente, affascinante e dal passato turbolento, don Luigi riuscirà con abilità a resistere alle intimidazioni dei nazifascisti e a salvare la vita dei suoi protetti ebrei, mentre nei monti circostanti infuria una delle peggiori stragi nazifasciste del nostro paese, l’eccidio della “Benedicta”, che portò all’uccisione di 147 partigiani e alla deportazione in Germania di molti altri giovani. Quattro ore nelle tenebre ricostruisce questa vicenda drammatica, una delle tante piccole luci che si accesero nel momento più cupo della storia. Per le sue azioni don Luigi Mazzarello è stato insignito nel 2012 del titolo di “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme.

 

BIOGRAFIA TRATTA DA WIKIPEDIA

Paolo Mazzarello è uno storico della medicina, saggista e scrittore italiano. È professore ordinario di storia della medicina all’Università di Pavia dove presiede il Sistema Museale di Ateneo. Inoltre è docente a contratto presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.

Laureato con lode in Medicina nel 1980 come allievo del Collegio Ghislieri di Pavia, ha poi ottenuto a Milano il dottorato di ricerca in Scienze Neurologiche e la specialità in Neurologia.

Mazzarello è noto per i suoi lavori sul premio Nobel italiano Camillo Golgi e per i suoi saggi narrativi su Lazzaro Spallanzani, Alessandro Volta, Cesare Lombroso, Agostino Bassi ed Edoardo Porro.

Nel maggio 2016 Mazzarello ha pubblicato per Bompiani il libro “Quattro ore nelle tenebre” sul suo omonimo (ma non parente) don Luigi Mazzarello, annoverato tra i “Giusti fra le nazioni” da Yad Vashem di Gerusalemme, per aver salvato quattro ebrei (tra cui Enrico Levi, zio dello scrittore Primo Levi) nascondendoli nel santuario di Nostra Signora delle Grazie della Rocchetta di Lerma_(Italia), in Provincia di Alessandria, mentre nelle colline circostanti si scatenava la rappresaglia nazifascista detta “Strage della Benedicta” che portò alla fucilazione di quasi 150 partigiani e alla deportazione di molti altri.

È Membro Effettivo dell’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere e dell’Academia Europaea (The Academy of Europe).

Ha scritto sul Corriere della Sera, su La Stampa e sulle riviste Nature, Endeavour e Isis, collabora con Sette – Corriere della Sera.

 

Opere in italiano

Exit mobile version