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La Regione spiega cosa sta succedendo all’ospedale di Acqui Terme


“Per mesi, l’assessorato alla Sanità ha condotto un tavolo di confronto con i sindaci dell’Acquese concordando i possibili miglioramenti per venire incontro alle loro richieste in particolare sulla cardiologia.  Si è trattato di un percorso di confronto e condivisione, così come peraltro è stato fatto per l’ospedale di Tortona, che ha portato ad un’intesa che ha fatto prevalere il buon senso. Pertanto, alla luce del lavoro fatto, spiace constatare come una certa strumentalizzazione politica autolesionistica insista nel danneggiare l’immagine dell’ospedale di Acqui Terme”: così dichiara l’assessore regionale alla Sanità Antonio SAITTA intervenendo sulla vicenda dell’ospedale di Acqui Terme,  in occasione di una Question Time presentata dal consigliere regionale Paolo Domenico Mighetti.

Spiega SAITTA: “Rispettando la programmazione regionale – a partire dalla delibera 1-600 di revisione  della rete ospedaliera ma soprattutto i successivi specifici accordi con le amministrazioni comunali dell’Acquese – la Direzione dell’ASL di Alessandria ha proceduto ad implementare il programma di riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale secondo il piano operativo che è stato condiviso (attraverso riunioni e comunicazioni organizzative) con tutti gli interessati, dai sindaci alle Direzioni Sanitarie di Alessandria e Asti, compreso il Dipartimento Interaziendale dell’Emergenza e del 118”.

Nello specifico:

– all’ospedale di Acqui Terme, a partire dall’11 luglio 2016, le aree di degenza delle Strutture Complesse “Medicina Generale” ed ex “Cardiologia” di Acqui Terme sono state adeguate a quanto previsto dall’Atto Aziendale attraverso un passaggio organizzativo graduale e temporaneo. In particolare, in attesa della conclusione dei lavori edili già in corso per l’allestimento previsto dei  4 posti letto monitorizzati presso la Struttura Semplice “Anestesia e Terapia Intensiva e Sub-Intensiva”, sono state attivate due aree di degenza a complessità clinico-assistenziale differente: 20 posti letto a minore complessità ubicati presso il 4º piano dell’edificio; 12 posti letto a maggiore complessità – tra cui nº4 posti letto monitorizzati – ubicati presso il 5º piano. I Medici Cardiologi sono in questa fase provvisoriamente assegnati alla Struttura Complessa “Medicina Generale Acqui T.” e garantiscono tutt’ora la presenza attiva H24 e 7 giorni su 7;

– al termine dei lavori edilizi (previsti in circa 4 mesi dal loro inizio) i posti letto assegnati alla “Medicina Generale Acqui Terme” (che ricomprenderà anche la prevista Struttura Semplice “Organizzazione Attività di Supporto Cardiologico”) saranno 36 – di cui 4 monitorizzati per pazienti più complessi anche cardiologici – così come già previsto dall’Atto Aziendale e dagli accordi definiti in sede regionale con la delegazione dei sindaci dell’Acquese.

 

Le definizioni organizzative sono state messe in sicurezza attraverso il coinvolgimento operativo degli ospedali “spoke” di Casale Monferrato. e Novi Ligure, la stretta collaborazione con l’ospedale di Alessandria, nonché la condivisione e attivazione di protocolli e procedure che consentano una progressiva implementazione della programmazione regionale.

 

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