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Azienda orafa valenzana vendeva all’estero senza fatturare, evasi oltre due milioni di euro

Nell’ambito dell’attività di tutela delle entrate dello Stato e di lotta all’evasione fiscale, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Alessandria hanno, recentemente, concluso una verifica nei confronti di un’azienda operante nel settore della lavorazione e vendita di metalli preziosi, con sede in Valenza. Il controllo è stato orientato, in particolar modo, alle vendite effettuate nei confronti di società estere, dimostratesi ottimi acquirenti dei pregevoli prodotti di oreficeria. Questo tipo di ispezione viene spesso adottato dalla Guardia di Finanza in virtù dei numerosi accordi di mutua assistenza amministrativa esistenti tra l’Italia ed altri Paesi, specie europei, che consentono lo scambio di informazioni di carattere economico e fiscale sui contribuenti.

Proprio utilizzando questa possibilità, le Fiamme Gialle alessandrine hanno accertato che l’azienda interessata aveva effettuato cessioni di metalli preziosi ad una società tedesca per un ammontare di quasi due milioni e mezzo di euro, omettendo di emettere fattura e, di conseguenza, dichiarando redditi da tassare di gran lunga inferiori al reale. Le conseguenze della ragguardevole evasione fiscale, tuttavia, pur gravose sotto il profilo amministrativo per la società in termini di sanzioni e di recupero delle imposte non pagate, non hanno comportato nessuna denuncia penale a carico del legale rappresentante grazie alle recenti modifiche alla normativa penale tributaria che hanno innalzato le soglie oltre le quali evadere le tasse diventa un reato penale. Gli atti della verifica sono stati inviati all’Agenzia delle Entrate per la successiva attività di competenza.

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